SERIE D – Il giovane difensore ex Alma Juventus Fano da Guida alle mani di Russo, salta il Chieti, rifiuta San Marino, il Sora non paga il prestito e allora rimane a L’Aquila
Estate strana, forse anche un po’ triste. Sicuramente snervante. E’ il caso del giovane difensore di Urbino, classe 2005, Alessandro Mancini, ex Alma Juventus Fano – 33 partite e 3 reti nell’ultima Serie D e fascia da capitano al Torneo di Viareggio con la Rappresentativa – e in passato anche nella Primavera del Monza.
Per l’under si vociferava che si sarebbero aperte le porte del professionismo, invece più di qualcosa non è filato liscio da giugno in poi. Essendo di proprietà dell’Alma dell’inadempiente Salvatore Guida, che non ha pagato nemmeno Alessandro Mario Russo (attuale presidente dell’Aquila) da cui aveva prelevato il Fano stesso, Mancini ha rappresentato un “indennizzo” proprio per Russo che se lo è ripreso da Guida. Ad un certo punto sembrava fatto il suo passaggio in prestito al Chieti, poi però la trattativa si è arenata.
Così, sempre col benestare di Russo, Mancini si era andato ad allenare a San Marino, Serie D girone D, dove mister Cascione lo avrebbe voluto. Era tutto pronto per la firma, saltata all’ultimo minuto per il ripensamento del ragazzo e del suo entourage: “Meglio andare a Sora…”. Incredibile. Il club laziale non ha però trovato l’accordo con Russo. Problemi sul prezzo del prestito? E così, a fine agosto, a dieci giorni dall’inizio del campionato, Alessandro Mancini sballottato di qua e di là, è stato ufficializzato da…L’Aquila. Si metterà a disposizione del suo vecchio presidente Russo e di mister Pagliari, in una squadra che però è già pronta. Bisognerà per questo sgomitare per trovarsi un posticino.