Si continua a giocare nel rispetto delle regole
La Tec, andando controcorrente come sempre, ma nel pieno rispetto delle leggi vigenti, non si auto impone alcuno stop ai campionati ma lascia libertà di scelta alle squadre iscritte. E’ venuto fuori questo dallo scambio di idee tra organizzazione e iscritti, con alcune squadre che hanno sostenuto l’idea di proseguire, mentre altre sono state favorevoli allo stop. Ne è venuta fuori una sintesi semplice e lineare: procedere con le due ultime giornate di andata per chi ne avesse volontà e stop fino a marzo per tutti gli altri, che recupereranno in seguito le gare non disputate. Se, però, le squadre consenzienti al proseguimento fossero poche rispetto il totale, si potrebbe procedere intanto ad un mini torneo in attesa della ripartenza della regular season.
“Come sempre fatto abbiamo preso una decisione tutti insieme – afferma il presidente Emanuele Trementozzi – il governo non ha previsto alcuno stop, se non limitando l’attività ai non vaccinati o guariti dal Covid e, di conseguenza, non ha senso auto precludersi il futuro. Con questa decisione abbiamo garantito rispetto a chi vuole fermarsi, dando l’opportunità di riprendere più avanti ma, al contempo, fatto in modo che chi volesse proseguire potesse farlo, magari con un torneo momentaneo che occupi i tempi morti. Abbiamo sempre rispettato le regole e, anche stavolta, le seguiremo accodandoci alle decisioni delle autorità governative. Autorità che, oggi, non hanno messo alcun veto agli sport di contatti, fatta eccezione come detto per chi non in possesso di green pass rafforzato”.
Chi da sempre è affezionato ai Campionati Tec, con fare professionale e serio, è Michele Pancotto dello United Montecosaro. “La Tec è ormai qualcosa di speciale per noi – afferma il dirigente neroverde – abbiamo iniziato quest’avventura quasi per gioco ma poi, la serietà e la professionalità dell’organizzazione, ci hanno fatto diventare una vera squadra. Questo è più di un campionato, perché ormai si è instaurato un gran rapporto di amicizia con molte squadre e, tutto questo, perché la prima cosa che si nota nella Tec è il rispetto. Dopo tre anni posso dire che per me è diventata come una famiglia. Da non sottovalutare, infine, anche il livello del campionato: si amatoriale, ma di un buonissimo tasso tecnico, vista la presenza di molti ex giocatori di categorie dilettantistiche”.
