Il campione olimpico di salto in alto Gianmarco Tamberi protagonista ieri della nuova puntata di Belve, ospite di Francesca Fagnani
Nella puntata di martedì 26 novembre di Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani su Rai2, Gianmarco Tamberi si è raccontato senza filtri, regalando un ritratto intimo e inedito. Orgoglioso delle sue radici marchigiane, il campione olimpico di salto in alto, oggi testimonial della Regione Marche, ha ripercorso le tappe più significative della sua vita e della sua carriera, alternando emozioni forti e riflessioni profonde.
Gimbo, come lo chiamano affettuosamente, ha confessato di avere un rapporto complesso con il padre Marco, ex allenatore e figura che ha segnato profondamente il suo percorso umano e sportivo. “Non avere un rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita”, ha dichiarato con sincerità. Ha raccontato come le scelte imposte dal genitore, seppur indirizzate al successo, abbiano segnato una ferita profonda: “Un conto è scegliere, un conto è qualcuno che sceglie per te. Un genitore deve guidare, ma non obbligare”. L’atleta marchigiano non ha nascosto il peso delle pressioni e delle rigide regole familiari che lo hanno portato al salto in alto, disciplina in cui ha trionfato a Tokyo con l’oro olimpico. Eppure, Tamberi ha rivelato che il suo primo amore sportivo è stato il basket, una passione ancora viva: “Mi piace molto di più il basket. Se avessi continuato, sarei stato meno orgoglioso, ma più felice. Saltare un’asticella non è poi così bello”.
Durante l’intervista, ha parlato anche del suo futuro. Dopo il difficile momento vissuto alle Olimpiadi di Parigi 2024, dove coliche renali gli hanno impedito di replicare il successo di Tokyo 2020, Gianmarco guarda avanti con determinazione, puntando a Los Angeles 2028: “Ci penso ogni giorno”.
La sua partecipazione a Belve ha mostrato anche il lato più combattivo dell’atleta marchigiano, con un accenno ironico a Thomas Ceccon, il nuotatore olimpico che durante i Giochi di Parigi aveva condiviso una frecciata sui social nei suoi confronti: “Penso che Thomas abbia repostato questa cosa senza pensare che denigrava un suo collega. A me è dispiaciuto, certo. Con lui, non abbiamo parlato. Probabilmente, non ha fatto nulla di grave. Si deve un po’ ristabilizzare”.
Campione nell’animo e nello sport, Gianmarco Tamberi non dimentica mai il legame con la sua terra d’origine, le Marche, che rappresenta con orgoglio ed è un simbolo autentico delle sue radici e della capacità di rialzarsi anche di fronte alle sfide più difficili.
Author: Angelica Mancini
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