LA RIFLESSIONE – Il tifosissimo biancorosso Luca Pistola affida a facebook delle parole piene di significato dopo la morte di Mauro Arigoni
di Andrea Busiello
La morte di Mauro Arigoni ha gettato nello sconforto tutta Macerata, soprattutto quei tifosissimi della Maceratese che insieme a Mauro erano soliti seguire la squadra dalla curva dell’Helvia Recina. Il tifosissimo biancorosso Luca Pistola affida al suo profilo facebook una riflessione molto importante e non banale:

“La scomparsa della S.S. Maceratese 1922 ha lasciato dentro ognuno di noi un dolore ed un vuoto incolmabile perché per noi non era solo una partita di pallone. Chi viveva lo stadio in maniera totale durante la settimana pensava ad organizzare le trasferte e a preparare gli striscioni lasciando, talvolta, indietro impegni familiari e ore di sonno – scrive Pistola – Intorno alla Rata c’era un tessuto sociale importante. Andare in curva significava entrare in un settore dove ci si conosceva tutti e si condivideva tutto, si rideva e scherzava sulle serate passate insieme i giorni prima, entrare in curva era come entrare in camera tanta era l’intimità. Tornare sempre a casa senza voce, qualche volta zuppi d’acqua ma felici in attesa della domenica successiva per poter sognare e passare qualche ora spensierata insieme ai nostri amici. Ecco, questo ci è mancato negli ultimi 3 anni. La spensieratezza. La spensieratezza che avevamo quelle domeniche, quelle domeniche che ci trovavamo al piazzale dell’Helvia Recina e partivamo la mattina presto per andare in trasferta con pochi soldi in tasca, un panino nello zaino ma tanti fratelli intorno. Perché la vita non era facile nemmeno allora ma tutti uniti la si affrontava meglio e con quel pizzico di leggerezza che, ora, abbiamo perso”.

Author: Alessandro Molinari
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