La Sanità scende in piazza: oltre 50 screening nell’ultima tappa dei ‘Sabati della salute’

Concluso il ciclo di prevenzione firmato Inrca e Croce Rossa: 228 visite in quattro Comuni, 12 casi da approfondire. Saltamartini: “La sanità deve tornare vicina ai cittadini”

di Gioele Pincini

La medicina del territorio si fa concreta e tangibile, scendendo in piazza. Si è chiuso sabato 12 aprile a Cingoli il progetto “I Sabati della Salute”, ciclo di giornate dedicate alla prevenzione cardiovascolare promosso dall’Inrca e dal Comitato Croce Rossa di Osimo, che ha coinvolto anche Osimo, Castelfidardo e Castelraimondo. In totale sono stati eseguiti 228 screening gratuiti, 12 dei quali hanno fatto emergere anomalie meritevoli di ulteriori accertamenti.

L’ultima tappa, nel cuore di viale Valentini, ha visto la partecipazione di 54 cittadini (31 donne e 23 uomini), accolti da un’équipe sanitaria nel camper attrezzato della CRI. I partecipanti hanno effettuato la misurazione della pressione arteriosa e un elettrocardiogramma, analizzato in tempo reale grazie a un sistema di telemedicina. Proprio la tecnologia ha permesso di rilevare quattro casi con valori non urgenti ma alterati, indirizzati all’Unità operativa di Cardiologia dell’Inrca di Ancona, diretta dal dott. Roberto Antonicelli.

“Stiamo rafforzando le attività di prevenzione e promozione dei corretti stili di vita — ha commentato Filippo Saltamartini, vicepresidente della Regione Marche e assessore alla Sanità —. L’obiettivo è avvicinare la sanità ai cittadini, rispondere alle fragilità e invertire la tendenza a decenni di tagli e carenze nella programmazione, anche del personale”.

Una sanità proattiva e digitale

Il progetto, nato per sensibilizzare la popolazione marchigiana sui rischi legati alle patologie cardiovascolari, rappresenta un esempio riuscito di sanità di prossimità. Secondo il direttore generale dell’Inrca Maria Capalbo, è stata proprio la telemedicina a rafforzare l’efficacia dell’iniziativa: “Abbiamo integrato innovazione digitale e prevenzione, riducendo il ricorso a ricoveri ospedalieri e promuovendo un approccio proattivo alla salute. I numeri dimostrano l’interesse crescente dei cittadini”.

In parallelo alle visite mediche, l’iniziativa ha ospitato lezioni di primo soccorso, in particolare sulla disostruzione pediatrica, rivolte sia agli studenti delle scuole medie sia al pubblico. Un modo per diffondere conoscenze salvavita e incentivare la cultura dell’aiuto.

“Vogliamo ampliare il progetto, estendendo le ore a disposizione in ogni tappa — ha dichiarato Adriano Antonella, presidente della CRI di Osimo —. La prevenzione è fondamentale e deve diventare un impegno duraturo”.

Bilancio e prospettive future

Nel bilancio complessivo delle quattro tappe si contano 228 visite (131 donne e 97 uomini), con 12 pazienti indirizzati a controlli approfonditi. Un risultato che sottolinea non solo l’efficacia dell’iniziativa, ma anche l’esigenza di modelli sanitari più inclusivi e distribuiti sul territorio.

I “Sabati della Salute” rappresentano un modello replicabile, capace di coniugare prossimità, innovazione e prevenzione, in linea con le politiche sanitarie più avanzate. La prossima sfida? Portare questi servizi ovunque ce ne sia bisogno, con più tappe e più tempo per ciascuna.

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