La rovesciata Dell’Aquila: “Un gesto istintivo, alla Stese per riconoscenza verso Ciccioli e Fermani”

SECONDA CATEGORIA – Il bomber ex Montefano aveva smesso poi il ripensamento e le due prodezze balistiche in Coppa e campionato: “Dopo 23 anni chiudo un cerchio a San Giusto”

Un inizio di stagione con il botto per Manuel Dell’Aquila che alle soglie delle quaranta primavere che compirà il prossimo Ottobre non smette di segnare e lo confermano le due reti messe a segno nelle prime due uscite ufficiali della Stese. Le due reti hanno in comune la bellezza con cui sono state realizzate dall’attaccante di origine romane che prima nella gara di Coppa Marche si è esibito in una splendida rovesciata che già si candida a essere uno dei goal più belli dell’anno e poi sabato si è ripetuto anche in campionato con un’altra semi-rovesciata. Abbiamo chiesto proprio a Dell’aquila di raccontarci come sono nate questi due goal da cineteca: ” Sicuramente il rammarico è che purtroppo entrambe le reti non sono valse a portare a casa i tre punti, ma solo un pareggio. Fin da piccolo con gli amici provavamo le gesta dei grandi campioni. La ripetitività nel farle ti rimane dentro e anche l’istinto. Quando capita l’occasione ci provo. A volte mi va bene, a volte capita di lisciare la palla e a volte capita che il portiere te la para. È una cosa principalmente di istinto, anche se devo dire che in entrambi i goal ho colpito bene la palla e mi è andata bene”.

Un esordio in campionato che lascia qualche rimpianto alla Stese che dopo essere passata in vantaggio nel primo tempo, si è fatta riprendere nella ripresa dall’Atletico Macerata, dovendosi così accontentare di un punto: ” Innanzitutto devo dire che anche il loro giocatore (ndr Stura) ha fatto una bellissima rete. Il rammarico è non averla chiusa prima perché abbiamo avuto tre-quattro palle goal per farlo e non ci siamo riusciti. Loro hanno fatto due tiri in porta e su uno di questi ci hanno pareggiato. Poi è stato difficile riportarsi in vantaggio perchè l’Atletico Macerata è una buona squadra, corta e compatta, che si difende bene”. Quest’estate, dopo aver concluso la stagione con il Montefano, il bomber classe 1984 aveva annunciato tramite una lunga e commovente lettera l’addio con il calcio, per poi ritornare sui suoi passi e accettare la proposta della Stese in Seconda Categoria: “Per quanto riguarda Montefano, la considero ancora la mia seconda famiglia perché anche settimana scorsa ci siamo ritrovati al matrimonio di Matteo Palmucci e quindi è sempre bello stare tutti insieme. Quando si parla di impresa o miracolo che abbiamo sfiorato io non la vedo così, perché in quella squadra c’erano giocatori forti, con doti tecniche e umani importanti e di categoria superiore. Poi eravamo un gruppo unito e affiatato e questo nel calcio alla lunga fa la differenza. Era un gruppo straordinario che si voleva andare a prendere quel premio nella partita di Civitanova. In quella partita la Civitanovese, a cui ho fatto i complimenti, ha fatto la partita perfetta e invece noi non abbiamo giocato come al solito poi quando perdi uno scontro diretto era difficile tornare in avanti, ma nulla da togliere a quello che abbiamo fatto. È stata una delle più belle esperienze che ho vissuto e quindi chiudere così era quello che desideravo”.

Il lato Monte San Giusto è stato un ripensamento perché ci sono andati questi due miei amici, Ciccioli come allenatore e Fermani come collaboratore e giocatore e quindi non potevo dire di no perché quando sono stato giovane loro mi hanno aiutato moltissimo a crescere e quindi è stato come un gesto di riconoscenza. Ritornare da dove ho iniziato quasi ventitré anni fa con questi colori potrebbe essere la fine anche più belle e la chiusura di un cerchio“. Ma quali sono i segreti che gli permettono ancora fisicamente di mantenersi in forma e continuare a giocare ed essere decisivo alla soglia delle quaranta primavere: ” Fisicamente sto bene e penso che potevo fare un altro anno a livelli più alti. I segreti, diciamo, sono la voglia sempre di migliorarsi e fare autocritica per capire gli errori fatti e dove si può migliorare. Passione, sacrificio e voglia di migliorarsi sono i fattori che ti permettono di continuare a giocare”. La seconda giornata di campionato vedrà la Stese affrontare l’Acli Villa Musone, che rappresenta una novità nel girone E, con la gara che da programma si giocherà in anticipo Venerdì sera: ” Venerdì dovremo affrontare la partita in maniera diversa rispetto a quella con l’Atletico Macerata. Dovremo cercare di aumentare il ritmo e cercare di portare a casa i tre punti. Affrontiamo un’altra squadra neopromossa come noi sul loro campo. Vengono da una sconfitta e quindi sarà una partita tosta, anche perché si gioca di venerdì sera e per me è un po’ una novità perché non ci ho mai giocato. L’importante, al di là dei tre punti, sarà portare a casa la prestazione”. Infine, per chiudere, uno sguardo agli obiettivi personali e di squadra: ” È un campionato difficile. La società è ambiziosa, ci tiene a fare bene e ha portato grande entusiasmo perché vedere trecento persone allo stadio era da tempo che non si vedevano a Monte San Giusto. Vogliamo fare bene e toglierci delle soddisfazioni, anche se quando si è una neopromossa si va step dopo step. Prima la salvezza, poi tutto quello che viene in più è guadagnato. Il mio obiettivo è fare bene e dare una mano ai giovani a crescere, perché comunque siamo una squadra giovane, soprattutto dal punto di vista della mentalità”.

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