VOLLEY B – La schiacciatrice classe ’94, esplosa nella seconda metà di stagione e voluta fortemente in estate da Paniconi, simboleggia la costante crescita dell’organico
di Michele Raffa
Una stagione altisonante quella della matricola Roana Cbf HR Macerata alla sua prima apparizione in Serie B1. 40 punti e un terzo posto a sei giornate dal termine che profuma di playoff. Ampio merito sicuramente va dato a coach Luca Paniconi, il quale ha saputo plasmare egregiamente la vecchia ossatura “orange” con le neo arrivate, dando vita ad una creatura che man mano sta rivelandosi la cenerentola del Girone C, in grado di poter competere contro qualsiasi avversaria. “Abbiam preso consapevolezza delle nostre potenzialità come squadra – dice Valentina Pomili, schiacciatrice classe ’94, nonché simbolo di una Roana Cbf nuova e in costante miglioramento – quando scendiamo in campo remiamo tutte verso lo stesso obbiettivo: i playoff. Inutile ora nascondersi dietro un dito. Siamo cresciute molto e questo periodo positivo ne è la prova”. Dopo aver condiviso lo spogliatoio a Civitanova Marche in casa Sacrata, Paniconi l’ha voluta fortemente con sé anche nella sua nuova avventura in quel di Macerata. “So quanta fiducia (Paniconi ndr) ripone nei miei confronti e il fatto che mi abbia scelto per disputare un campionato di B1 mi riempie di orgoglio”. Pomili non risparmia parole al miele nei confronti di colui che l’ha voluta fortemente in posto 4 in maglia orange. “Mi son serviti molto i due anni a Civitanova con Paniconi – sottolinea Pomili – Grazie a lui sono migliorata molto in attacco, nel colpo extra più precisamente, ma anche e soprattutto nell’atteggiamento in campo e quindi mentalmente. La categoria aiuta molto in questo. Mi rendo conto che da inizio anno sono migliorata, anche fisicamente e il rendimento in campo ne dà conferma. Se inizialmente potevo sentirmi una giocatrice comune, ora questa categoria comincio a sentirla mia. È una bellissima sensazione”. Aveva già avuto esperienze in B1? “Si, quando avevo 19 anni ho giocato a Casette d’Ete”. Oggi qual è la differenza? “Sicuramente ho visto l’abisso che c’è fra le due categorie (B2 e B1 ndr) e quell’esperienza mi è servita molto, perché giocando si migliora sempre bene o male. I ruoli sono completamente differenti. Se lì subentravo ad una mia compagna infortunata, quest’anno sento di avere molte più responsabilità. Si cresce e si mautra”. Con un passato da beacher in maglia azzurra, protagonista ai mondiali Under 19 nel 2012 in quel di Cirpo, la schiacciatrice originaria di Porto Potenza Picena ha potuto ampliare notevolmente le sue skill. Non vanta solamente colpi offensivi, bensì è in grado di reggere molto bene anche la fase in ricezione, rendendola completa ed essenziale per un organico che ben può ben sperare da qui sino a fine stagione, a partire dalla delicata sfida esterna di sabato (ore 17:00) a San Giustino.