Ecco “Legami”
Dai fornelli dei cuochi contadini la ricetta per Pesaro Capitale della Cultura subito nel Registro delle ricette delle Marche. E così la tradizione culinaria marchigiana si arricchisce di un nuovo riconoscimento con la ricetta “Legami”, ufficialmente iscritta nel nuovo registro lanciato nei giorni scorsi dalla Regione. Legami, ideata da Augusto Cancellieri, attuale presidente di Terranostra Marche, celebra l’unione tra la storia, la cultura e i sapori autentici del territorio, rendendo omaggio a marchigiani illustri come Gioachino Rossini e Raffaello Sanzio e con l’intento di valorizzare il legame tra il patrimonio gastronomico locale e la sua identità culturale.
“Legami” è una frittata soffice preparata con uova di gallina, cotta con un filo di olio extravergine di oliva Cartoceto DOP. Durante la cottura vengono aggiunti dadini di Casciotta d’Urbino DOP, un formaggio amato da Raffaello, e, a fine preparazione, tartufo di stagione – come il pregiato Bianchetto – e pancetta arrotolata sfumata con vino Colli Pesaresi DOC rosso, una chiara citazione ai gusti di Rossini. Il tutto è servito su pane integrale realizzato con grani antichi e cotto a legna.
L’iscrizione di “Legami” nel Registro delle ricette delle Marche è un’iniziativa di Terranostra Marche, l’associazione che riunisce gli agriturismi di Coldiretti, che testimonia un ulteriore passo qualitativo per la promozione del territorio e per la valorizzazione del turismo rurale rappresentato dagli agriturismi. Alla presentazione del Registro, avvenuta nei giorni scorsi ad Ancona nel corso dell’evento “Valorizzazione dell’identità culinaria delle Marche” con l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Andrea Maria Antonini, erano presenti sia Cancellieri che Giorgio Ghiotti, presidente di Terranostra Ancona. “Incentivare i ristoratori nella valorizzazione e diffusione delle ricette e dei menù della cucina marchigiana quale espressione del patrimonio enogastronomico, antropologico e culturale della comunità marchigiana – dicono da Terranostra Marche – è un’ottima idea, soprattutto per promuovere sempre di più i prodotti agricoli del territorio che invitiamo ad utilizzare nelle preparazioni. Gli agriturismi sono per natura promotori della valorizzazione della cucina regionale, impiegando prodotti enogastronomici di produzione aziendale o di aziende limitrofe così come previsto dalla legge sulla multifunzionalità”.


