SERIE D – L’attaccante, reduce dallo straordinario poker di Campobasso e autore di 13 gol in 11 presenze, crede nei giallorossi: “Pensiamo a lavorare duro che i risultati arriveranno”
di Andrea Verdolini
Chi ha a cuore le sorti della Recanatese si stropiccia gli occhi coccolandosi Manuel Pera: 11 presenze e 13 gol da quando, a Dicembre, l’attaccante lucchese ha vestito la casacca giallorossa, una roboante quaterna a Campobasso ma soprattutto la convinzione di avere finalmente un bomber di razza, categoria in via di estinzione, soprattutto a certi livelli. “Prima di tutto, ci dice, devo ringraziare il Presidente ed il Direttore che mi hanno voluto a Recanati portandomi via da una situazione precaria come quella che c’era a Taranto. Volevo fortemente lasciare quella realtà dove c’erano e ci sono tuttora mille traversie, come testimoniano i tanti battibecchi che leggiamo sui media. Sapevo che c’era una classifica precaria e che dovevamo lavorare duro ma la serietà che ho trovato qui mi ripaga di tutto. E’ chiaro anche l’offerta economica mi ha soddisfatto: non sono un ipocrita ma un professionista che darà di tutto e di più per ripagare questa fiducia.” In carriera hai realizzato più di 200 gol (addirittura 30 in una memorabile stagione in Serie D a Rimini) ma un poker di reti in una sola partita? “Da quando gioco in prima squadra non mi era mai successo. Nelle categorie giovanili, dice senza false modestie, di exploit del genere invece ne ho fatti diversi.” Il 4-1 di sabato, sembra quasi strano ad affermarlo, vi va addirittura stretto vista la mole di occasioni che avete creato e la capacità di gestire il match dopo il 3-0 dell’intervallo…”Proprio così. Pera fa gol ma è stata tutta la squadra ad aver offerto una prestazione di ottimo livello tra l’altro su un campo difficile, anche brutto e contro una compagine che, di recente, aveva ottenuto ottimi risultati. Accusavano qualche assenza è vero ma non cambia molto la sostanza delle cose: hanno giocatori di spessore e di grande esperienza a questi livelli.” 4 gol dunque, uno di testa, un paio su ripartenze efficacissime con la tua abilità di giocare tra le linee, un calcio di rigore, una rete annullata, qualche occasione fallita…non è mancato niente “Io non sono altro che il terminale offensivo e devo badare a finalizzare. Sono stati i miei compagni anche i più giovani che talvolta bacchettiamo ad essere stati magistrali nel mettermi nelle migliori condizioni possibili.” La classifica ora fa meno paura con l’aggancio al sest’ultimo posto al San Nicolò. L’unica leggerezza imperdonabile che si potrebbe compiere è allentare la tensione…”Un pericolo che non si corre, taglia corto Pera. Mancano ancora tante partite (esattamente otto nda) e dobbiamo tenere la concentrazione al massimo. Posso dire che nelle prossime due (derby con il Castelfidardo in casa e scontro diretto in trasferta proprio contro i teramani nda) ci giochiamo parecchio. Se riusciamo ad ottenere risultati pieni siamo con mezza gamba fuori dai playout ma sono discorsi prematuri. Pensiamo a lavorare duro, come giustamente predica Alessandrini ed i risultati, fatalmente, arriveranno.”