La Recanatese rompe il silenzio: “Dubbi sul VAR e condizioni di sicurezza, in autostrada paura per i nostri bambini”

SERIE C – Il club giallorosso parla dopo i fatti di Pesaro

Dopo la retrocessione e i fatti avvenuti nel post gara del playout contro la Vis Pesaro, la Recanatese è tornata a parlare con un comunicato. “Lo sport, il calcio, può regalarti gioie e dolori, può esserti favorevole o sfavorevole quando meno te lo aspetti. Ieri a Pesaro è stato un epilogo atroce per la Recanatese. Ci complimentiamo con la Vis Pesaro. Diciamo grazie alla nostra squadra che ha lottato fino all’ultimo e non a caso è stata applaudita e incoraggiata dai nostri sostenitori al ritorno a Recanati. Diciamo grazie al nostro meraviglioso pubblico, un esodo di 400 cuori giallo rossi, molti giovanissimi, intere famiglie, in un clima colorato, di gioia, di festa. Ripartiremo da questo straordinario patrimonio di passione e di amore”.

“Dobbiamo inoltre evidenziare quanto segue. 1 Le immagini di Sky lasciano molti dubbi sulle decisioni del Var. I lunghi momenti di attesa rivelavano la difficoltà delle decisioni. Viste e riviste le immagini di Sky, i dubbi sono moltissimi, praticamente su ognuno dei gol della Vis. 2 Gli ultimi minuti si sono giocatori con numerosi tifosi a bordo campo, in condizioni di insicurezza. Alla fine è stata consentita l’invasione di campo ed i nostri tesserati hanno raggiunto a fatica, tra spintoni e insulti, lo spogliatoio. 3 L’invasione ha portato i tifosi della Vis Pesaro sotto il settore riservato ai nostri tifosi. In campo è arrivato anche un soggetto con una capra al guinzaglio. Già prima della fine della partita un raccattapalle ha provocato i nostri sostenitori. Tutto ciò è stato reso possibile dalla stessa organizzazione che ha impedito di far entrare bambini con trombette giocattolo di plastica e voleva sequestrare un libro che stava nello zainetto di un bambino. 3 Quello che è avvenuto in autostrada, con l’assalto organizzato, lanciando oggetti e bombe carta, ha messo a rischio i nostri bambini. Poteva finire in tragedia se solo la bomba carta avesse raggiunto l’autista, ad un metro di distanza dal punto dove è stato distrutto il vetro. I bambini e le famiglie, nonostante la cocente delusione per la sconfitta, tornavano a casa comunque sereni. Ai bambini che piangevano i genitori spiegavano la legge dello sport, si vince e si perde. Hanno poi dovuto tranquillizzarli dopo la paura ma non sarà facile trovare le parole per difendere uno sport che non è più sport. Le parole non servono, la follia e la violenza si fermano con i fatti. Gli allenamenti di tutte le squadre del settore giovanile della Recanatese riprenderanno dopo aver ragionato sui veri valori dello sport”.

Matteo Rossi
Author: Matteo Rossi

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