La Marcia Solidale in Jazz fa tappa a Fiastra con il concerto di Carlo Maver

La novità del festival guidato da Paolo Fresu: il percorso di trekking per le terre mutate. Domenica 25 l’arrivo al Castello Magalotti con la musica del bandoneonista e flautista

Il ritmo del respiro, passo dopo passo, nota dopo nota. Dopo il successo delle edizioni precedenti, “Il Jazz italiano per le terre del sisma” torna con un’edizione rinnovata in prima linea nelle terre del cratere delle quattro regioni coinvolte – Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria – confermando l’impegno e l’organizzazione della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” – con il coordinamento operativo della Associazione I-Jazz – insieme a Mibac, il Main Sponsor SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoIMAIE e ai molti partner tecnici coinvolti. Un’edizione, questa del 2019, che conferma la grande maratona musicale all’Aquila (con inizio la sera del 31 agosto e concerti in molteplici location della città domenica 1 settembre) preceduta da una settimana di concerti e trekking nel cuore delle Terre del Sisma tra le regioni citate organizzata da I-Jazz attraverso i propri soci Musicamdo, Young Jazz e Fara Music in collaborazione con Associazione Movimento Tellurico, Trekking, ecologia e Solidarietà.

 

Dal 24 al 31 agosto, infatti, il progetto, cui capofila è Musicamdo, prende la forma di un percorso di musica e trekking, un viaggio a piedi alla scoperta dell’entroterra di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, sostenere la micro-economia locale e mantenere alta l’attenzione attraverso un cammino a passo lento, uniti dalla passione e dall’amore per il linguaggio universale della musica.

Partendo da Camerino, con un percorso di 21 chilometri e un dislivello di 870 metri, si potrà godere di panorami affascinanti, tra i quali spicca Polverina e il suo lago per poi arrivare sul colle che domina Fiastra, con la chiesa romanica di San Paolo, il castello Magalotti e la vista sull’azzurro del lago. Proprio al Castello Magalotti, alle ore 18.30 si aprirà il concerto di Carlo Maver, flautista, bandoneonista e compositore bolognese ma anche viaggiatore (solitario) in Paesi esotici e remoti tra i quali Kurdistan, Mali, il deserto del Sahara, l’Uzbekistan e il Turkmenistan. Esperienze di vita che diventano autentiche fonti di ispirazione creativa per la sua musica. Nel settembre del 2002 parte per l’Argentina, dove rimane sei mesi perfezionando lo studio del Bandoneon sotto la guida del grande Maestro argentino Dino Saluzzi. Le sue musiche fanno parte degli archivi RAI e Mediaset e vengono spesso usate come commenti musicali di trasmissioni televisive.

Un’idea progettuale portata avanti da I-Jazz insieme a Musicamdo (capofila), Young Jazz e Fara Music è realizzata in collaborazione con le amministrazioni locali, le società di guide e organizzazioni culturali/artistiche, associazioni volontarie che con le loro idee stanno già operando in questo territorio (Movimento Tellurico, TAM, RisorgiMarche, Legambiente, Terre di Mezzo Editore e tutti gli operatori nel settore turismo sostenibile quali Active Tourism e molti altri).

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