La Maceratese merita rispetto, Sangiustese che intenzioni hai?

CALCIO – Sul trasferimento della formazione calzaturiera nel capoluogo in tanti ci credevano ma la proprietà rossoblu sembra giocare con un’intera piazza. E’ giunta l’ora di vuotare il sacco e capire da dove deve ripartire la gloriosa società biancorossa

di Andrea Busiello

La Maceratese non è un giocattolo e merita rispetto. Il messaggio va dritto ad Andrea Tosoni e Secondo Grandinetti, i due proprietari della Sangiustese che volevano, avrebbero voluto o vorrebbero trasferire la Sangiustese a Macerata. I verbi da utilizzare sono tutti e tre, uno dei tre o nessuno dei tre. Ma andiamo con ordine e vediamo quello che è successo negli ultimi mesi. Prima di Natale i due imprenditori a capo della società rossoblu contattano il commercialista jesino Marco Nacciarriti e gli chiedono di fare da apripista con la città, tifoseria e amministrazione comunale in primis. Le loro intenzioni sembrerebbero chiare: alla fine della stagione sportiva vorrebbero trasferire il proprio titolo sportivo da Monte San Giusto a Macerata per diverse motivazioni: sia perché la piazza di Macerata li stuzzica da morire sia perché a Monte San Giusto sono seguiti da poche decine di supporter e non ne possono più di andare avanti. Nacciarriti accetta la proposta e chiama a raccolta la tifoseria. Prima viene organizzato un incontro informale tra Nacciarriti e diversi tifosi storici biancorossi. Poi, in un secondo momento, gli stessi imprenditori Tosoni e Grandinetti si sono incontrati con i supporter biancorossi. I due proprietari della Sangiustese spiegano il progetto ai tifosi, i quali entusiasti vogliono far sapere a tutta la città che c’è una speranza di vita per la Maceratese. La data individuata per comunicare alla città quali potrebbero essere i nuovi scenari per la Maceratese è fissata nell’11 gennaio. Prima di tale data Nacciarriti si incontra con il sindaco di Macerata Romano Carancini e spiega qual è il progetto chiedendo aiuto per gli impianti sportivi. Il primo cittadino di Macerata, felice, fa sapere al tramite Nacciarriti che le porte della città sono aperte per Tosoni e Grandinetti. L’11 gennaio arriva l’assemblea pubblica, con oltre 400 tifosi della Maceratese. Nacciarriti parla davanti a tutti spiegando in maniera sommaria di rappresentare due imprenditori della zona che sono a capo di una società di serie D limitrofa a Macerata. Per non creare problemi a stagione in corso il nome della Sangiustese non viene menzionato ma si cerca di portare avanti il tutto sottotraccia. Da Monte San Giusto chiedono di mantenere il massimo riserbo e non uscire allo scoperto perché dalla federazione qualcuno ha puntato il dito contro di loro per provare a fare questa operazione a stagione in corso. Passano i giorni, passano le settimane e si comincia a percepire che le intenzioni di Tosoni e Grandinetti non sono chiare. Nacciarriti, dopo che ci ha messo la faccia con tutta la città, viene baipassato. Tosoni e Grandinetti pensano di andare avanti da soli e chiedono un incontro al sindaco. Il primo cittadino rimarca che la figura di riferimento è Marco Nacciarriti e senza di lui Carancini non incontra nessuno. Qui qualcuno comincia a pensare di giocare a chi è più furbo e così cominciano a cambiarsi le carte in tavola. Tosoni e Grandinetti cercano altre piazze su cui sbarcare facendo finta di niente con Macerata. Dimenticandosi però che gli incontri con i tifosi li hanno fatti loro in prima persona e quelle parole, belle, spese con loro le hanno pronunciate dalla loro bocca. Oggi l’episodio che non ci voleva. Il vice presidente Grandinetti ha cominciato a insultare gratuitamente su facebook i tifosi della Maceratese e tutta la città con frasi obiettivamente incommentabili. A prescindere da qualsiasi epilogo futuro questo non è certamente il modo di mantenere fede alle promesse fatte a un’intera tifoseria e un’intera città, pronta ad abbracciare con calore i possibili nuovi proprietari. Da stasera con molte più difficoltà i due imprenditori potranno pensare di prendersi gioco dei maceratesi e della Maceratese.

Author: redazione