PRIMA CATEGORIA – Parla il ds Loris Gasparri dopo il trambusto finale nel girone B. “Eravamo salvi, poi… Non volevo giocare gli spareggi, ma i ragazzi mi hanno fatto cambiare idea”
Nel girone B di Prima Categoria la Labor disputerà i playout. Ma si affiderà a un avvocato sportivo per far valere le proprie ragioni dopo l’incredibile epilogo di Sassoferrato Genga-Sampaolese (da 3-0 a 3-4) che l’ha relegata al quintultimo posto oltre ogni limite temporale quando la squadra stava già festeggiando la salvezza. Sull’argomento è tornato a mente fredda il ds Loris Gasparri che ha affidato a un post su Facebook i propri pensieri, sottolineando l’incredulità per l’esito di una gara che sta facendo ancora parlare a tutti i livelli. “Dopo tre giorni dai fatti di Sassoferrato e dopo aver dormito in totale due ore – si legge nel post – volevo scrivere su quanto è accaduto sabato. Ancora non riesco a capire come una società importante come il Sassoferrato Genga abbia permesso quello che è successo in poco più di 7/8 minuti. Si era all’88’ con la capolista avanti 2-0, alla nostra partita mancano 2 minuti di recupero dei 3 dati, i giocatori si avvicinano a me e mi dicono “Loris, come va a Sasso? Ci basta il pareggio?” Avevo il presidente in diretta, era a Sassoferrato a vedere la partita, e mi dice live che ha segnato Passeri per il 3-0. Passo la notizia alla squadra, l’arbitro fischia la fine e si festeggia la salvezza, poi a Sassoferrato inizia l’impossibile con il presidente che mi chiama ogni minuto dicendo “qui c è qualcosa che non mi piace”. Solo chi ama il calcio come me, che sta dietro la squadra sette giorni su sette, può capire cosa ti passa per la testa e cosa si prova”.
“Avevo convintamente espresso il desiderio di lasciare e di non disputare i playout, ma i giocatori e i nostri sempre presenti tifosi mi hanno fatto cambiare idea, dopo una riunione straordinaria si è deciso di andare avanti, ma facendo una denuncia alla Procura Federale per l’articolo n. 4 che parla di principi di lealtà sportiva che secondo noi sono mancati. Sarà compito del nostro avvocato portare avanti la denuncia, anche se non riusciremo a fare niente ci piacerebbe andare avanti a un giudice. Ricordo ancora la raccolta soldi fatta dalla Labor e consegnata alla società per il ponte caduto durante l’alluvione …per ultimo dico che faremo di tutto per guadagnarci la salvezza in campo sabato 18, alle ore 16.30: avremo lo stadio pieno di tifosi che ci aiuteranno. Se dovesse andare male, non so se continuerò nel mio incarico, ma se rimarrò ds dico questo: nessun giocatore presente, che abbia indossato le maglie del Sassoferrato Genga e della Sampaolese giocherà mai nella Labor. Sono deluso, arrabbiato, incredulo. Scusatemi, forza Labor 1950”.
