La Junior Macerata non chiude: non doveva essere assorbita dalla Ss Maceratese?

Nonostante le parole del patron Crocioni la società non verrà inglobata in quella biancorossa (si occuperà del Cleti e al massimo di una o due squadre tra Pulcini e Primi Calci). Due le possibili motivazioni: una di natura economica (potrà fatturare fino a 400 mila euro) e l’altra in attesa del possibile approdo di Canil a Macerata: infatti la Junior potrebbe poi tramutarsi in Helvia Recina

di Andrea Busiello

Clamoroso al Cibali verrebbe da dire. Mentre patron Crocioni ha sempre parlato di Maceratese e di un’unica società a gestire la società più blasonata della città, ecco che poi i fatti saranno realmente in maniera diversa. In data 8 giugno nel sito ufficiale della società si legge: “Crocioni ha specificato come gradualmente avverrà il passaggio da HR Maceratese ad S.S. Maceratese che comprenderà anche il vivaio, ad oggi Junior Macerata, formato da 240 giovanissimi”.

Il fatto di avere due società separate per la gestione della prima squadra e del settore giovanile è parso un po’ bizzarro come metodo: “Ritengo che questa situazione il presidente l’abbia ereditata e sono convinto che nel riassetto della prossima stagione ci saranno modifiche in tal senso” ci diceva in un nostro articolo del 7 maggio l’assessore allo sport Alferio Canesin.
Dalla Figc però ci fanno sapere che la Junior Macerata non sarà inattiva per la prossima stagione. Chi cercherà di difendersi da questa notizia potrebbe parlare di inghippi burocratici (gli stessi dello scorso anno?). La realtà è un’altra. Ai nastri di partenza ci saranno due società differenti: la Ss Maceratese e la Junior Macerata.

La Junior Macerata si occuperà dell’organizzazione del torneo Cleti e probabilmente avrà una parvenza di vita con l’iscrizione di una o due squadre (anche a stagione abbondantemente iniziata) tra Pulcini e Primi Calci. Come mai tutto ciò anche se proprio il presidente dichiarava il contrario e condizione imprescindibile per avere i marchi della gloriosa SS Maceratese era quella di creare un progetto vero? Le spiegazioni possono essere trovate in due strade. La prima economica. Infatti in ogni associazione sportiva dilettantistica si può fatturare fino a un massimo di 400 mila euro, con metodi talvolta non del tutto ortodossi. Quindi avere l’opportunità di tenere aperta (seppur in maniera non logica visto che l’esercizio sarà meno di minimo) una società del genere procura dei vantaggi non indifferenti.

Il primo è quello di avere collaboratori rimborsati da una e dall’altra realtà (la legge permette di farlo fino a 10.000 euro l’anno a persona). E sicuramente la Junior Macerata avrà diversi collaboratori per i vari impegni che dovranno essere sostenuti. Visto che la proprietà delle due realtà è la medesima, in capo ad Alberto Crocioni, la soluzione più agevole sarebbe stata una fusione tra Junior Macerata e Ss Maceratese ma chiaramente poi con un’unica società i vantaggi sarebbero stati diversi. L’altro aspetto, da non sottovalutare, è quello di tenere vacante il titolo (può essere fatto solo un anno, poi ci sarebbe la radiazione dalla Figc) per vedere cosa succede sulla sponda Canil – Matelica.

Il numero uno del Matelica ha dichiarato più volte che vorrebbe fare calcio a Macerata qualora vincesse il torneo di serie D e allora patron Crocioni in quel caso potrebbe vendere il titolo della Ss Maceratese (dove l’amministrazione Comunale è stata celere nel donare i simboli alla vecchia Hr Maceratese) e tenere in vita quello della Junior che in maniera ipotetica potrebbe diventare Junior Macerata Helvia Recina. Per poter ridare una squadra alla frazione di Villa Potenza e ripartire dalla Terza categoria, andando poi lentamente a trasformarmi in Helvia Recina. Supposizioni che non sono particolarmente distanti dalla realtà. Bastava solo non illudere la piazza parlando di un unico settore giovanile, parlando di un’unica società. Parlando di un progetto lungimirante. Di prese in giro i tifosi della Maceratese ne hanno già avute tante negli ultimi anni. Questa patron Crocioni se la poteva risparmiare.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

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