L’intervista al fotografo marchigiano
Il fotografo marchigiano Andrea Curzi è stato nominato al Milky Way Photographer of The Year 2024. La foto realizzata dal 38enne di Porto San Giorgio sulle Dolomiti e che immortala la Via Lattea è stata scelta tra le migliori fotografie dal sito Capture the Atlas. Si tratta di un premio che viene assegnato ai 25 migliori fotografi della Via Lattea in tutto il mondo dal prestigioso blog di settore. L’articolo viene annualmente inserito anche su siti come The Guardian, Forbes, PetaPixel, Stuff, Sky news e molti altri.
Andrea Curzi ha scattato la bellezza della Via Lattea sulle Dolomiti, più precisamente sul passo Giau (Belluno). “Ho immortalato l’arco galattico della Via Lattea invernale di notte – afferma Andrea Curzi – partiva dal Monte Cernera e finiva nel monte Ra Gusela, a livello compositivo di bilanciamento e armonia della foto era tutto perfetto. Era un annetto che puntavo a quel posto aspettavo le giuste condizioni per fare lo scatto perfetto”. La foto è stata scattata lo scorso 15 dicembre.
“E’ stata un’emozione forte essere tra i migliori venticinque fotografi della Via Lattea dell’anno – continua Andrea Curzi – non me l’aspettavo, è una bellissima soddisfazione far parte di questo premio che ripaga un po’ tutto il sacrificio che c’è dietro a questo genere di fotografia”.
Una foto scattata quindi in notturna, in inverno ad una temperatura al di sotto dello zero. Ma per Andrea Curzi da alcuni anni a questa parte la fotografia è tutto. La passione nasce nel 2017 un po’ per caso. “Piano piano ho iniziato a scoprire la fotografia di paesaggio – conclude Andrea Curzi – nel 2018 per la prima volta sono andato a Castelluccio per vedere la Via Lattea e in quel momento sono rimasto talmente sorpreso da ciò che stavo vedendo che ho iniziato ad approfondire questo settore e non mi sono più fermato. Il mio punto di forza è la fotografia notturna. La fotografia mi porta a cercare posti remoti, meno visitati e che riesco a godermi, sono posti che mai avrei pensato di vedere ed esplorare”.
