Dal 18 al 20 gennaio concerti a Matelica, Osimo, Montegranaro
Si chiama Pianomania il nuovo concerto della FORM che, da venerdì 18 a domenica 20 gennaio, si esibisce a Matelica, Osimo e Montegranaro. Sul palco, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana insieme a due acclamati pianisti marchigiani, Gianluca Luisi e Lorenzo Di Bella, tracciano, in forma di piccola-grande antologia, l’evoluzione della scrittura per pianoforte e orchestra.
Luisi è considerato dalla critica internazionale uno dei migliori pianisti italiani del nostro tempo; mentre Di Bella, direttore artistico di Civitanova Classica, è l’unico italiano ad aver vinto un concorso pianistico in una nazione dell’Ex Unione Sovietica, medaglia d’oro all’Horowitz di Kiev.
Al Teatro Piermarini di Matelica (18 gennaio, ore 21.15), alla Nuova Fenice di Osimo (19 gennaio, ore 21.00) e alla Perla di Montegranaro (20 gennaio, ore 17.15, in collaborazione con gli Amici della Musica, Montegranaro) vengono eseguiti il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in fa min. BWV 1056 di Johann Sebastian Bach, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la magg., K. 488 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do min., op. 37 di Ludwig van Beethoven. Altra replica, sabato 26 gennaio, al Teatro Valle di Chiaravalle (ore 21.15).
Tre brani che esprimono tre concetti – Dio, Uomo, Natura – su cui si snoda la storia del concerto per pianoforte e orchestra nella sua fase classica. Nessuno dei compositori come Bach è stato capace di condensare i complessi e misteriosi meccanismi che regolano l’universo in una sola linea melodica, né di stratificare stili, generi ed epoche distanti nel tempo. La sua è davvero musica divina: tanto la sacra quanto la profana riflettono l’occhio onnisciente di Dio.
Nel concerto per pianoforte, Mozart porta a maturazione una nuova e ricca forma di dialogo musicale che crea un modo speciale di fare musica, fondato su una visione dialettica dell’esistenza, in cui tutto è movimento e dove ogni idea è rapportata alla mutevole profondità della natura umana che filtra ogni cosa attraverso di sé, rendendola palpitante.
Quindi la natura, espressa da Beethoven, musicista geniale, con un’eccezionale potenza drammatica e forte contrasto che ne rivelano il duplice aspetto: avversa all’uomo e al tempo stesso benevola nei suoi confronti.
Author: Alessandro Molinari
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