Kyeremateng alla Boateng, che gol Alagna: under superstar, frasi di Riolfo un controsenso

PAGELLE FERMANA – L’1-1 con la Vis Pesaro rimanda l’appuntamento con la vittoria. Che invenzione Graziano braccetto, ma i “topini” di un Pelloni off-limits avevano spoilerato


di Lorenzo Attorresi

Ginestra 6: è la media tra una prestazione superlativa, con tanto di allungamento spaziale per distruggere l’acrobazia di Cannavò, e un dubbio in uscita in occasione del pari avversario. Polipo Paul troppo carico? Forse, sceglie di seguire il pallone lungo, Acquadro lo beffa e Tonso realizza a porta sguarnita anticipando tutti.

Graziano 5.5: nel 3-4-2-1 il mediano piemontese viene inventato braccetto destro di difesa. Si limita (giustamente) al compitino, un po’ timido anche in fase di costruzione. Sull’1-1 si fa saltare da Cannavò che poi crossa.
Marchi (20’st) 5: l’ex entra non benissimo. Un tiro in piccionaia, un’apertura fuori misura che fa innervosire il pubblico, un’entrataccia che gli costa un giallo

Urbinati 5.5: partita nel complesso buona ma con un paio di macchioline. Non spazza a dovere in area, così Acquadro ha l’occasione di sbloccare- bravo Ginestra -. Sulla rete ospite è un concorso di colpe ed anche il capitano non legge il pericolo: sul contro-cross di Acquadro il pallone non è uscito, colui che ci crede di più è Tonso…

Scrosta 6: gara importante ed imponente, con un “pasticcetto” che fa prendere coraggio alla Vis: su rimessa laterale gettata dentro salta male all’indietro e la spizza per Cannavò sulla cui girata Ginestra è prodigioso. Dopo due minuti arriva la rete.

Alagna 7: il gol, il primo nei professionisti per l’ex Primavera dell’Ascoli, lievita profondamente la valutazione. Tempo d’inserimento perfetto, stacco e inzuccata pure. L’esterno di centrocampo che nella ripresa diventa terzino, con buone cose alternate ad altre meno: un paio di diagonali non pulitissime, un paio di metri concessi di troppo. Ma è un 2002 e va benissimo così.

Mbaye 7: e pensare che qualcuno dice che….”questa Fermana è più scarsa dell’anno scorso”. Però ha Malick Mbaye, uno che pochi anni fa era protagonista in Serie B e lottava per salire in A. L’anno scorso Cornacchini al suo arrivo disponeva di Grbac, Bigica, Labriola e Grossi. Solo dopo arrivò Graziano… Chiusa parentesi. Un muro così in C è un lusso, soprattutto se devi salvarti. Altra gara di spessore, ruba palla e innesca ripartenze, vedi quella che per poco non porta al 2-0… Strapotere fisico che a volte lo porta a strafare.

Capece 6.5: sull’assist per Alagna mostra un piede morbido. Nella ripresa un po’ di fatica ed anche da calcio franco non punge più.
Sangiorgi (40’st) sv: qualche scampolo per l’ex Pro Vercelli in mediana.

Sperotto 5: ci si aspetta di più da “Spero” che nel primo tempo, contro un difensore centrale come Piccinini mascherato da esterno, non fa alcunché. Nella ripresa, contro un fluidificante vero come Saccani, va in difficoltà. Ammonito, salterà la trasferta di Siena mercoledì.

Pannitteri 6.5: qualcuno al Benelli magari si mangerà le mani. L’ex mette in fila l’ennesima prova convincente. Iradiddio quando ti punta, accelera, converge, tira o rifinisce. Indemoniato anche quando si getta in scivolata per mordere le caviglie degli avversari. Con Kyeremateng dall’altro lato, finalmente la Fermana non dipende solo da lui.

Kyeremateng 6: è Boateng o Kyeremateng? In attesa che King si riprenda del tutto – a luglio si ruppe il tendine d’Achille -, i canarini hanno scoperto Nigel, cresciuto nel Milan come “Boa”, con frequenze di passo simili. L’ex Teramo, scambiato con Mordini ai primi di gennaio, ha un solo piccolo “grande” difetto. Non aver ammazzato il match a inizio ripresa. Poteva (doveva) far gol, ma l’impatto fisico e tecnico avuto all’esordio da titolare fanno ben sperare per il futuro. Sul lungo non si prende, interessante anche quando taglia dentro il campo.
Simonelli (30’st) sv: esordio per l’ex Viterbese arrivato il 31 gennaio.

Cognigni 5.5: la partenza è briosa: subito un buon tocco per la profondità di Kyeremateng che punta Manetta e calcia fuori di un pelo. Reclama un rigore su trattenuta di Gavazzi. Solito copione. Si sbatte, non punge.
Tassi (40’st) sv: spiccioli per il nipote dell’ex tecnico gialloblu Flavio Destro.

Riolfo (all) 6: la prestazione di squadra tutto sommato è positiva ma le nove gare senza vittorie pesano. Da rivedere le dichiarazioni post partita. “In questa gara la società ci ha chiesto di fare minutaggio – ha detto il tecnico come se il diktat fosse stato penalizzante nell’economia del match -. Anche i cambi nella ripresa erano influenzati da questo discorso. Ad esempio non sono entrati Frediani e Bugaro…”. Riolfo lo ha detto davvero. E pensare che gli under, per l’ennesima volta, erano stati i migliori in campo, come d’altronde sta capitando spesso e volentieri da inizio stagione. E intanto i calciatori “sponsorizzati dalla stampa” che mesi fa “giocava a creare personaggi” (“fate passare Pannitteri come il nuovo Messi, Alagna il nuovo Baresi”, cit) sono lì a brillare. Tornando alla partita, non tutte le ciambelle nascono col buco. L’invenzione Capece difensore a Grosseto era andata magnificamente, stavolta non si può dire lo stesso di Graziano braccetto. Mossa studiata e provata in allenamento in un Pelloni off-limits. Porte chiuse, buchi nella rete di recinzione rattoppati alla buona con lo scotch per impedire la visuale dei curiosi (quanti capricci adolescenziali…) poi, però, i “topini” del Pelloni spoilerano ugualmente l’undici inedito della formazione al Resto del Carlino che prontamente (e giustamente) la domenica mattina anticipa tutto. Ps: se qualcuno pensa che noi di Graziano “nuovo difensore” non sapevamo nulla, si sbaglia di grosso…

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