CALCIO – La scellerata scelta di tagliare gli over prima dell’ultima di campionato dello scorso anno ha danneggiato il club: nessun big ha deciso di fidarsi del duo Chiariotti-Amici
Alle 19.15 del 12 maggio la Jesina tocca il punto più basso della sua storia. Con il ko interno contro il Monturano arriva la retrocessione in Promozione. Bisogna tornare al 1930 per trovare la Jesina in un torneo simile (si perché negli anni 70′ non c’era l’Eccellenza e la Jesina disputava la Promozione). Ma questa retrocessione è figlia di una società e di un DS-DG non all’altezza della situazione. Andiamo per gradi. L’epilogo odierno parte da lontano. Dalla scorsa stagione sportiva quando a un certo punto a una partita dal termine il club decide di tagliare quasi dieci over per motivi mai spiegati. Una scorrettezza unica che ad oggi neanche in Seconda e Terza categoria si vede. Da quel giorno la piazza di Jesi non viene più presa in considerazione dai calciatori di livello. Quando sul nostro giornale raccontiamo cosa succede e i motivi per cui arrivano rifiuti in serie alla maglia leoncella ecco che il club diciamo non gradisce (postiamo lo screen per rendere l’idea).

Il giornalista ha il compito di raccontare quello che succede e noi sin dal primo giorno di questa stagione sportiva abbiamo spiegato i motivi veri per cui i giocatori di valore non accettavano la Jesina: perché non avevano fiducia nella società dopo quanto fatto nella passata stagione. Senza andare nello specifico dei singoli la società sceglie un allenatore che non aveva esperienza per la categoria e pezzo dopo pezzo, più casualmente che altro, la squadra va ai nastri di partenza. In estate viene annunciato con tanto di post sui social tale Mirko Imperatrice che secondo il club aveva messo in rete 9 gol nella passata stagione in Eccellenza.

Nulla di tutto questo. Il ragazzo aveva giocato in Promozione e i numeri non erano assolutamente quelli. Dopo qualche giorno dall’annuncio, accortisi della grossolana gaffe, la società preferisce fare a meno dell’atleta. Il girone di andata è particolarmente fortunato con vittorie di misura che galvanizzano tanti, su tutti il DS-DG Gianfranco Amici che nel mercato di riparazione risulta non pervenuto con nessun innesto di valore. Poi arrivano le dimissioni del dirigente ma dopo due giorni è lo stesso Amici a spiegare i motivi del ripensamento. Il finale di stagione è di sofferenza come era facile prevedere. Il Monturano nel playout si presenta senza nove giocatori e la Jesina è superfavorita. Nonostante questo zero gol nei 90′. E così all’inizio del primo tempo supplementare arriva il gol di Luca Moretti che pensate a inizio stagione giocava nel Tirassegno in Seconda categoria. Poi il Monturano, che ha un Ds capace come Giulio Spadoni, lo preleva e lo riporta a casa. Il finale parla di una retrocessione della Jesina ampiamente meritata. Soprattutto per la gestione societaria e per la totale incapacità di ammettere i propri errori e chiedere scusa. Il DS-DG aveva dichiarato che comunque avrebbe lasciato a fine stagione. E forse questa è la notizia migliore per Jesi e per la Jesina al fine di poter programmare un progetto nuovo con gente preparata.



