Jesina con santi in Paradisi: “Quarta promozione di fila, magari non è solo fortuna. Sembrava impossibile…”

PROMOZIONE – I leoncelli in Eccellenza dopo aver battuto la Fermignanese col gol del centrocampista specialista in salti di categoria. Gioia dopo Vigor, Urbania e Matelica

Dopo un anno di purgatorio, è tornata subito in Eccellenza la Jesina, che sabato scorso ha festeggiato l’aritmetica vittoria del campionato con novanta minuti di anticipo, battendo in trasferta la Fermignanese nello scontro diretto Un girone di ritorno semplicemente da incorniciare e con un numeri incredibili per i leoncelli che hanno inanellato dieci vittorie e due pareggi, di cui nove gare chiuse con la porta inviolata. Con il centrocampista Luca Paradisi, autore del goal promozione nello scorso weekend, il terzo del suo campionato, abbiamo ripercorso la gara di Fermignano. “

La partita di sabato è stata veramente emozionante. Abbiamo fatto una cavalcata incredibile di dieci vittorie e due pareggi. Ci siamo detti che dovevamo sbagliare poco e siamo stati bravi a crederci anche nei momenti di difficoltà. Abbiamo vinto contro un’ottima squadra come la Fermignanese che ha giocatori importanti e a cui faccio i migliori auguri perché meritano di salire. Ho fatto il goal decisivo con tutti i miei famigliari lì presenti e quindi è stato bellissimo. Vedere tutta la gente di Jesi felice mi rende orgoglioso, nonostante sia stato un anno difficile“. Per il forte centrocampista classe 1991, arrivato in estate alla corte della società del presidente Chiariotti, questa è la quarta promozione consecutiva dopo quelle con Vigor Senigallia, Urbania sempre insieme a mister Omiccioli e Matelica: ” Questa cosa mi fa piacere perché significa che non è solo fortuna, ma significa che sto facendo qualcosa di importante. Io cerco di dare sempre il centodieci percento e di mettermi a disposizione del mister e dei miei compagni che recepiscono questo e di conseguenza danno il massimo anche loro. Il segreto è allenarsi costantemente e non piangersi addosso. Ma quello che fa la differenza e che è più importante è avere un gruppo coeso. Il segreto non sono io, ma un gruppo unito che non ha mai mollato nonostante mille difficoltà. Merito anche del mister e del suo staff che ci hanno dato una grande mano e del presidente che non ci ha mai messo in discussione facendoci lavorare in serenità. Siamo rimasti compatti anche quando sembrava impossibile raggiungere questo obiettivo”.

Una stagione particolare per i leoncelli che non hanno potuto contare a pieno sui propri tifosi che da inizio anno hanno deciso di disertare le gare sia al Carotti che in trasferta dopo la retrocessione dello scorso anno per proteste contro il presidente Chiariotti: “Quest’anno è stato molto particolare perché abbiamo giocato soli contro tutti. C’è stata poca gente a sostenerci e questo ha influito sui ragazzi. Siamo stati bravi noi più grandi, a supportarci l’uno con gli altri nei momenti critici. Non voglio entrare nelle dinamiche tra tifosi e presidente, ma i tifosi, dopo la delusione della retrocessione dello scorso anno, hanno presa questa decisione di non venire alle partite e la accettiamo. A me dispiace perché una piazza come Jesi è trascinante e secondo me in alcune partite se ci fossero stati le avremmo portate a casa. Abbiamo risvegliato una città perché sabato c’erano trecento persone e quindi è stato un passo verso qualcosa di migliore”. Sulla marcia incredibile nel girone del ritorno e sulla svolta: ” Secondo me la partita della svolta è stata la trasferta di Sant’Orso, dove entrambe venivamo da un brutto momento. Lì è stato uno snodo cruciale. Da lì abbiamo preso fiducia e consapevolezza. Poi ci sono state diverse partite che abbiamo vinto al novantesimo e che ci hanno fatto capire che eravamo squadra. Ma dico anche le partite vinte in rimonta contro ottime squadre come Gabicce Gradara e Marina. Abbiamo dato un segnale importante nel dire ci siamo anche noi. Siamo arrivati a Fermignano con la giusta serenità perché siamo stati sempre secondi e quindi si pensava pure ai playoff. Non mi sarei mai immaginato un epilogo del genere“. Ora ci saranno due settimane di festeggiamenti che porteranno la Jesina a giocarsi l’ultima gara di campionato in casa nel derby con il Moie Vallesina, prima poi di affrontare il Trodica nella finale del titolo regionale: “Vogliamo e dobbiamo finire bene questo percorso di crescita che abbiamo intrapreso. È un piacere affrontare una corazzata come il Trodica. Proveremo a vincere il titolo regionale”. In chiusura una chiosa sul futuro e sulla possibilità di tornare a disputare il campionato di Eccellenza dopo tre anni: ” Non escludo niente perché poi sono uno che si affeziona a squadre, dirigenti e tifosi. Ora pensiamo a festeggiare e finire questa stagione in bellezza. Poi a fine anno né parleremo con la società”.

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