ECCELLENZA – Al quarto d’ora della ripresa il contatto Vechiarello-Giovannini che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita
Passano le settimane, passano i mesi, ma Jesina-Atletico Ascoli non sarà mai una partita come le altre. Tutto sembrava fosse finito alla finale playoff dello scorso mese di maggio quando non fu assegnato un rigore ai leoncelli ai danni di Rossi e successivamente ne pagò le conseguenze il direttore di gara anche in merito a un video personale che fece scalpore sui social. Il destino ha voluto che le squadre si sfidassero nuovamente subito alla prima giornata di campionato. Questa volta al Carotti di Jesi. L’episodio che va messo sotto la lente di ingrandimento è quello che ha visto coinvolto Giovannini al quarto d’ora della ripresa insieme a Vechiarello. Dalle immagini della moviola il contatto tra la gamba del difensore bianconero e quello del calciatore leoncello sembra esserci stato, l’arbitro seppur da buona posizione, non se l’è sentita di fischiare il calcio di rigore in favore della Jesina giudicando l’intervento di Vechiarello regolare anche se la palla non ha preso nessuna particolare traiettoria.
Proviamo a entrare nella testa del signor Faye di Brescia. Le possibili interpretazioni del fischietto bresciano erano solo e soltanto due: Giovannini si tuffa quindi non è rigore ed è cartellino giallo per simulazione; Giovannini viene ostacolato fallosamente da Vechiarello quindi è rigore. Indipendentemente da questo, il direttore di gara comunque non è riuscito a prendersi nessuna responsabilità se non quella di lasciar proseguire come se non fosse successo nulla ma qualcosa, giusta o sbagliata, andava fatta invece ha preferito “graziare” tutti.