Il centrocampista classe ’92 di nuovo al Porto Sant’Elpidio dopo l’era super al Monturano. Domani si inizia al cospetto del Grottammare
di Angelica Mancini
Il Porto Sant’Elpidio accoglie con grande entusiasmo il ritorno di Shkodran Islami per la stagione 2024/2025. Classe 1992, Islami è cresciuto nel settore giovanile biancoazzurro, fino a raggiungere la prima squadra. Quest’anno rientra con un ruolo di rilievo, pronto a indossare la fascia di capitano. Ecco alcune delle sue impressioni mentre si avvicina l’inizio del campionato: domani al Ferranti arriverà il Grottammare. “Con la squadra mi sto trovando benissimo. Sono tutti ragazzi bravi e seri. La rosa è quasi completamente nuova, ci sono pochissimi elementi che sono rimasti dallo scorso anno. Ma ci stiamo trovando tutti bene insieme e stiamo formando un bel gruppo”.
E con mister Mengoni?
“Anche con lui mi trovo benissimo. Ha delle idee sul calcio nuove, diverse e non propriamente da Promozione. Mi piace molto”.
Cosa ti ha spinto a scegliere questa squadra?
“Calcisticamente parlando, a Porto Sant’Elpidio ci sono nato e cresciuto. È stata la mia prima squadra dove ho fatto tutte le giovanili. Ho sempre giocato qui dagli 8 ai 25 anni, quindi quasi per 20 anni. Poi sono andato qualche anno fuori, ma ad oggi quello che mi ha spinto a tornare è l’amore per la maglia e per la mia città. Porto Sant’Elpidio è la mia città”.
Dopo la partita di Coppa dello scorso fine settimana come ti è sembrata la squadra?
“La mia impressione è che, come squadra, riusciamo a mettere in pratica le idee del mister, che non sono semplici ma richiedono molto impegno. Noi ragazzi, però, ci siamo tutti impegnati al massimo, anche durante la preparazione. Siamo sulla strada giusta e per il momento va bene così”.
Come vedi il campionato in questa stagione?
“A mio parere, questo campionato è uno dei più equilibrati rispetto agli ultimi anni. Non ci sono quelle che vengono definite squadre cuscinetto ma neppure delle squadre fortissime. Siamo tutti forti, tutte belle squadre e di conseguenza si prospetta essere una stagione molto competitiva. Non c’è né una favoritissima né una sfavorita, ma il livello è molto equilibrato”.
Ti sei prefissato un obiettivo particolare?
“Come ho detto prima, questa è la squadra della mia città quindi l’obiettivo è sempre quello di fare il massimo rispetto a quello che può dare un campionato. Certo, prima di tutto si pensa a far bene e a raggiungere gli obiettivi primari. Poi, a mano a mano, si prende quel che viene. Se ci renderemo conto che saremo in grado di raggiungere qualche altro traguardo più importante, allora bisogna che staremo lì, seri e concentrati, dando il massimo impegno. Come squadra non siamo inferiori a nessuno”.
Come ti senti in vista della prima giornata di campionato in programma per questo weekend?
“Per me, e come immagino per tutti i ragazzi che giocano a calcio, ogni inizio di campionato è un po’ come il primo giorno di scuola. Questo perché non si vede l’ora di cominciare e di mettere in pratica tutto quello che si è fatto durante la preparazione estiva. L’adrenalina è a mille. Personalmente, non vedo l’ora che arrivi sabato per giocare”.