Irruzione a scuola, sgomberati ben sette pakistani abusivi

Municipale di Ancona al lavoro, il complesso delle Antognini era occupato. Lavori di adeguamento al via

Blitz nel pomeriggio di ieri – lunedì – alle scuole Antognini dove sono in corso i lavori di adeguamento sismico all’intero edificio chiuso nel 2012. Un blitz che è stato portato avanti dagli agenti della Polizia Municipale in quanto l’ultimo piano dell’edificio aveva visto l’occupazione abusiva da parte di alcuni senza fissa dimora: ben sette pakistani sono stati sgomberati.

Un complesso quello delle Antognini chiuso dal 2012 per un dissesto statico e che per anni era finito nel mirino dei vandali e di alcuni sbandati poi nei mesi scorsi il comune ha deciso di investire in questo complesso circa 3 milioni di euro per l’adeguamento sismico e il rifacimento degli impianti interni compreso quello elettrico. Lavori che sono iniziati per poi fermarsi a causa di una variante poi approvata in corso d’opera con il cantiere che proprio in questi giorni è sul punto di riaprire i battenti.

Un complesso quello che si trova in via Bramante che in realtà è finito nel mirino di alcuni senza fissa dimora che poco alla volta hanno dato vita ad una vera e propria occupazione con tanto di panni stesi all’ultimo piano. Una presenza che non è passata inosservata ai residenti della zona che proprio in questi giorni hanno notato strani movimenti all’interno della scuola. Un movimento continuo di persone sia di giorno che di notte con tanto di candele accese e torce in mano usate dagli occupanti per muoversi all’interno della scuola dove ricordiamo sono tolti tutti gli infissi. Che l’occupazione era in atto lo si è intuito anche domenica sera quando lungo via Scandali sono state notate delle persone arrivare con delle sacche e dei materassi in spalla per poi imboccare lo stradello che conduce proprio alle Antognini.

Ennesimo sgombero che non viene condiviso da Francesco Rubini Altra idea di Città: “ La situazione di emergenza legata ai dormitori in città non può essere affrontata come un problema di ordine pubblico. Non sarà infatti con la repressione , lo smantellamento dei rifugi o l’applicazione di daspo che si risolverà un fenomeno che ha radici sociali profonde. Servono risposte politiche sul tema della casa, del welfare, della garanzia dei permessi di soggiorno ai richiedenti asilo. Su questi aspetti serve molto di più che una panchina sottratta a qualche povero disperato.”

Arrivo della Polizia Municipale che di certo non è passata inosservata tra i residenti di via Scandali e quelli di via Bramante che prima dell’inizio dei lavori per anni hanno condiviso questo stabile divenuto un vero e proprio ricettacolo per sbandati e senza fissa dimora. Bivacco che nei giorni scorsi aveva visto anche l’arrivo di una associazione di volontariato che si occupa proprio dell’assistenza di queste persone.

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