Internet veloce, la situazione in Italia e nelle Marche

Negli ultimi anni, l’accesso a Internet è diventato un servizio essenziale per la maggior parte degli italiani, che lo utilizzano non soltanto come importante strumento di comunicazione rapida, ma anche come supporto per attività di lavoro, intrattenimento e organizzazione familiare. I progressi rispetto ai giorni dei vecchi modem a 56k e delle prime connessioni ADSL sono sotto gli occhi di tutti: in particolare, la diffusione della fibra ottica ha migliorato notevolmente l’esperienza di navigazione, ma nonostante ciò, l’Italia continua a rimanere indietro rispetto alla media europea in termini di velocità di connessione. Un recente rapporto pubblicato da Ookla, in collaborazione con l’European Data Journalist Network, evidenzia proprio alcune delle criticità che il nostro Paese deve ancora affrontare: ma facciamo il punto della situazione.

Internet veloce

L’Italia e il resto d’Europa a confronto

Dati ufficiali riferiti al primo trimestre del 2022 certificano per l’Italia una velocità media di download 112 Megabit al secondo (Mbps), leggermente al di sotto della media europea di 125 Mbps. Situazione simile anche per quanto riguarda la velocità di upload, con l’Italia che, in virtù dei suoi 56 Mbps, si posiziona ugualmente sotto la media continentale.

I numeri, sebbene nel corso dei mesi successivi vi siano stati ulteriori miglioramenti infrastrutturali grazie al piano per la Banda Ultra Larga, collocano comunque l’Italia tra i Paesi meno performanti dell’Unione Europea, ben lontana dalle nazioni in vetta come la Francia (201 Mbps), la Danimarca (186 Mbps), e la Romania (180 Mbps).

Disparità regionali e il caso delle Marche

In realtà, un aspetto interessante che emerge dal report è la disparità regionale nella qualità della connessione. A livello nazionale, infatti, si registrano livelli molto differenti tra zone e zone, con la Liguria che guida la classifica con una velocità media di download di 125 Mbps e province come Bolzano e la Valle d’Aosta che invece chiudono con velocità intorno ai 72-75 Mbps.

Nelle Marche, poi, la situazione è particolarmente complessa. Nonostante gli sforzi per migliorare l’infrastruttura, la regione continua infatti a registrare un digital divide significativo. Le aree rurali, in particolare, soffrono di una connettività inadeguata, spesso limitata a soluzioni FWA (Fixed Wireless Access) che, pur offrendo una copertura migliore rispetto alla fibra ottica, non riescono a competere con le velocità delle aree urbane.

Un’analisi più dettagliata delle velocità di connessione nei comuni marchigiani permette di capire meglio quale sia la situazione. I grandi centri come Ancona e Pesaro vantano infatti velocità rispettivamente di 183 e 177 Mbps, mentre è nei Comuni più piccoli, come Matelica (51 Mbps) e Camerino (47 Mbps), che si registrano velocità ben inferiori, a dimostrazione di come il digital divide sia ancora una realtà palpabile, specialmente nelle aree più isolate.

Soluzioni locali

Soluzioni locali e prospettive future

L’importanza di poter disporre di una connessione internet veloce è ormai evidente, tanto per le aziende, che non possono più fare a meno del digitale per essere competitive, che per i privati, per i quali il web è sinonimo di utilità e divertimento. Basti pensare a quante attività si svolgono oggi online, dalla gestione delle finanze agli acquisti sui siti di e-commerce, fino all’uso delle piattaforme per giocare anche da mobile al poker, accedendo in tempo reale ai tavoli organizzati dagli operatori autorizzati.

È chiaro, dunque, che vi debba essere un impegno congiunto da più parti affinché la situazione possa migliorare e allinearsi non solo sul territorio regionale, ma anche nei confronti del resto d’Italia e d’Europa. Proprio in risposta a queste sfide, alcune aziende locali come Wirtek stanno investendo in infrastrutture per migliorare la connettività nelle aree meno servite, per esempio attraverso l’installazione di ponti radio che permettono a molti piccoli borghi di accedere a una connessione internet di qualità.

L’Italia ha senza dubbio compiuto notevoli passi avanti nel miglioramento della connettività internet, ma nonostante ciò rimangono ancora significative disparità tra i diversi territori. Una delle sfide principali per il futuro sarà insomma quella di colmare il divario tra aree urbane e rurali, garantendo a tutti i cittadini un accesso equo e affidabile alla rete. Solo così sarà possibile sfruttare appieno le opportunità offerte dalla società digitale e sostenere uno sviluppo economico equilibrato in tutto il Paese.

(articolo promoredazionale)

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