ECCELLENZA – Trambusto in Forsempronese-Jesina, i leoncelli vittoriosi dovevano attraversare il campo sintetico per rientrare in spogliatoio. Il pubblico nel frattempo defluiva a pochi metri: animi concitati
Animi caldi alla fine di Forsempronese-Jesina, gara vinta dai leoncelli per 1-0 (leggi). L’epilogo molto teso, con i padroni di casa a reclamare un paio di rigori proprio nei minuti finali – almeno uno dei due ci poteva stare… -, ha probabilmente condizionato anche il clima post triplice fischio.
Cosa è accaduto? Dopo la festa della Jesina sotto il settore occupato dai propri tifosi, i calciatori leoncelli si sono diretti verso gli spogliatoi ospiti attraversando il campo sintetico adiacente, proprio mentre il pubblico di casa defluiva dalla tribuna. Il divisorio? Soltanto una rete. Difficile ricostruire la miccia che ha fatto divampare le fiamme, ma nel marasma l’attaccante jesino Kevin Trudo, da anni volto conosciutissimo in queste categorie, è stato “raggiunto” da un epiteto vergognoso a sfondo razziale proferito da tifoso avversario.
Da cosa nasce cosa e sono stati momenti concitati. Qualche supporter di marca locale si è aggrappato alla rete quasi come se volesse scavalcare, sono stati visti “volare” addirittura sputi e i confronti serrati tra Jesina e pubblico sono proseguiti per qualche minuto. C’è da dire che alcuni dirigenti della Forsempronese si sono catapultati nel bel mezzo della faida per calmare i più esagitati cercando di riportare i toni nei ranghi. Trudo, sicuramente deluso, è stato rincuorato da un signore di Fossombrone. Il gesto più bello in mezzo a cinque minuti da cancellare.
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