Insulti razzisti ad una calciatrice avversaria, nel ciclone un genitore sugli spalti

CALCIO FEMMINILE – Il fatto durante Accademia Granata-Ancona Respect, le doriche indignate

Ci risiamo, ancora insulti di matrice razzista per il colore della pelle. Si parla di calcio femminile. Il fatto è avvenuto a Fano come racconta in un post su Facebook Alessio Abram, direttore tecnico ma anche allenatore di Ancona Respect, società che da 22 anni si batte contro qualsiasi forma di razzismo: “Perdiamo al 91′ a Fano con l’Accademia Granata per 2 a 1, ma purtroppo la notizia brutta della giornata non è questa, perché nello sport ci può stare soprattutto dopo una partita combattuta e quindi si accetta il risultato senza drammi”.

“Purtroppo a Fano ad un certo punto un genitore per giunta un istruttore di arti marziali non ha trovato che di meglio da fare che apostrofare una nostra ragazza tesserata di origini nigeriana nata e cresciuta per altro nella nostra città, con insulti di chiara matrice razzista. Per fortuna che sia i dirigenti dell’Accademia Granata sia gli altri genitori hanno preso le distanze e condannato l’episodio. Ma noi di certo non ci fermeremo qui perché certe cose alle soglie del 2023 non possono e non devono accadere”.

“Condanno l’episodio e chiaramente spero che faccia altrettanto pubblicamente la società granata perché certi episodi non trovino né oggi né mai un consenso. Da 22 anni diciamo No Al Razzismo. Vergogna”.

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