Inquinamento, nelle Marche due dei 58 siti a grave rischio sanitario in Italia

Secondo i dati ISPRA 2018 fanno parte di questa poco rassicurante graduatoria il Basso bacino del Chienti e Falconara Marittima

La situazione climatica e ambientale leggendo i dati ISPRA 2018 appare drammatica. In Italia i siti potenzialmente contaminati in attesa di bonifica sono 12.482. Una cifra spaventosa. E fa ancora più paura sapere che di questi ben 58 sono definiti come gravemente inquinati e a elevato rischio sanitario. Nelle Marche sono due i siti che fanno parte di questa poco rassicurante graduatoria: Falconara Marittima e il Basso bacino del fiume Chienti.

Il Ministero dell’Ambiente ha la competenza su 41 siti, mentre i restanti 17 sono in carico alle Regioni. Secondo i dati ISPRA 2018, i 41 siti che fanno capo al Ministero hanno una superficie complessiva pari a 171.268 ettari e rappresentano lo 0,57% della superficie del territorio italiano, e l’estensione complessiva delle aree a mare ricomprese nei SIN è pari a 77.733 ettari.

Falconara Marittima rientra nei 41 siti di competenza del Ministero della Salute. Per quanto riguarda questo comune in provincia di Ancona, la zona gravemente inquinata copre un’area di 108 ettari di terra, 1.165 di mare.

Sul sito sono presenti numerose attività, tra le quali la raffinazione e il deposito di prodotti petroliferi (Raffineria API di Ancona), che sono tra le maggiori cause dell’inquinamento. Suolo, sottosuolo e falda sono risultati fortemente contaminati da idrocarburi leggeri e pesanti, MTBE, metalli pesanti, IPA.

A peggiorare la situazione è anche la presenza di uno stabilimento industriale dismesso che produceva concimi fosfatici e dal relativo arenile prospiciente l’impianto. Inoltre, nella zona ci sono altre aziende con situazioni di inquinamento sia dei suoli (metalli pesanti e composti organici) che delle acque di falda (principalmente da solventi clorurati). Tutto ciò ha un impatto sulla salute non indifferente: è stato registrato un aumento dei casi malattie respiratorie e casi di tumori al polmone e al colon-retto. Sono risultati in aumento anche i casi di malformazioni congenite con stime imprecise e di malattie dell’apparato genitourinario nel genere femminile.

La raffineria Api di Falconara Marittima

La bonifica del Basso bacino del fiume Chienti, invece, è di competenza regionale. E’ un’area che si trova tra le province di Macerata e Fermo e che da più di 20 anni aspetta una bonifica. Comprende 2.641 ettari di terra e 1.191 di mare, interessati da una diffusa contaminazione della falda prevalentemente da composti organo alogenati.

E’ stato osservato un eccesso di malattie dell’apparato genitourinario negli uomini e di malattie del sistema circolatorio nelle donne. Ma anche un eccesso della mortalità per alcune condizioni di origine perinatale nei bambini minori di un anno.

(Foto del Comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia)
La mappa dei siti inquinati (Fonte Data Room Corriere della Sera, 2018)

 

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