Iniziati i ricorsi giudiziari per il riconoscimento dei buoni pasto al personale sanitario

Si fa riferimento ai dipendenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche (Torrette e Salesi), dell’INRCA e dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona

Il Contratto di lavoro dei dipendenti della sanità riconosce ai lavoratori il diritto ad usufruire della mensa o, in mancanza di essa, a ricevere il buono pasto sostitutivo. A seguito del positivo esito di alcuni ricorsi pilota avviati a livello nazionale e della mancata volontà di alcune amministrazioni di riconoscere effettivamente tale diritto a tutti i propri dipendenti, la UIL FPL di Ancona, già ad inizio 2024, ha organizzato i propri iscritti al fine di avviare un’azione legale, volta al riconoscimento di quanto dovuto per tutto il periodo in cui tale diritto è stato maturato. 

Dopo le diffide e le messe in mora alle quali non sono prevenuti riscontri, nei prossimi giorni verranno depositati i ricorsi giudiziari. Un’azione dovuta quella attuata dalla UIL FPL a tutela dei diritti dei propri assistiti che potrebbe portare al riconoscimento di cifre che si aggirano tra i 1.500 e 8.000 euro a ricorrente, in funzione della presenza della mensa nei diversi presidi e dei turni effettivamente svolti.

I dipendenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche (Torrette e Salesi), dell’INRCA e dell’Azienda Sanitaria Territoriale di
Ancona, iscritti alla UIL FPL,
che abbiano prestato o stiano prestando servizio in turni antimeridiani e/o pomeridiani e/o notturni per più di
6 ore giornaliere e che non abbiano potuto e non possano fruire della mensa a causa della totale o parziale assenza del servizio e non abbiano
ricevuto i buoni pasto sostitutivi, possono aderire a tale azione in ogni momento avvalendosi degli studi legali convenzionati con la UIL FPL
di Ancona Avv. Valentina Boldrini e Avv. Paolo Palumbo.

Nel ricorso, sarà richiesto il risarcimento dell’equivalente del valore del buono pasto nella misura contrattualmente prevista di € 4,13 (€ 5,16 detratta la somma di € 1,03 a carico del lavoratore) per ogni turno di servizio di mattino, pomeriggio e notte svolto, per più di sei ore, negli ultimi dieci anni.

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