La simpatica vicenda di Filippo Anna
Una bella soddisfazione per Filippo Anna (nome d’arte, il vero è Franco Iacovelli), 52 enne di San Benedetto che nella vita fa l’informatico ma ha avuto una grande, e forse inattesa, soddisfazione. E’ stato infatti protagonista come comico per la Rai nella trasmissione Pour Parler.
“Tutto inizia con il lockdown del 2020 – ci dice – In quei giorni terribili mi svagavo seguendo una diretta online di un gruppo di comici e autori della nuova guardia. Conoscevo già Roberto Faoro, Valerio Lundini e altri, e così scoprii che erano anche amici. Capitanati da Francesco Lancia, ora in onda su Radio DeeJay, si collegavano e chiacchieravano facendo battute improvvisate e cercando di capire meglio come vivere quei brutti giorni. Qualche mese fa, il suddetto Roberto Faoro scrive su Facebook che stavano cercando “pubblico interattivo” per un programma comico che stavano preparando. Faccio un sorriso e mi candido, senza sapere di cosa si trattasse. Incredibilmente mi contattano dalla redazione per chiedermi di mandare un video, raccontando inediti divertenti della mia vita… Beh, praticamente, quello che ho fatto ogni sabato sera a cena con i miei amici! Pochi giorni dopo ricevo la comunicazione di far parte ufficialmente del cast e, addirittura, mi telefona Roberto Faoro in persona chiedendomi di raccontare due episodi! Quindi eccomi a Roma, e dopo una sbirciatina al cavallo di Viale Mazzini, mi porto in via Asiago 10, dove c’era ancora lo studio mobile di Fiorello. Salgo all’ultimo piano e si entra in studio. La prima impressione è quella della “piccolezza” rispetto a ciò che si vede da casa. Mi assegnano il posto e stiamo strettissimi sulle prime file. Racconto di quando portai a casa una ragazzina abruzzese di lontane origini indiane. Mi diverto da matti, anche perché alla prima battutina che inserisco, parte l’applauso, stimolato dalla musichetta che De Carlo attiva per sottolineare le battute. Poco dopo c’è il mio secondo intervento, raccontando di quando ebbi una crisi allergica abbracciando una donna impellicciata che avevi gatti in casa… Anche qui mi faccio delle gran risate e punto tutto sull’autoironia. Bellissimo vedere gli autori che, alla fine dei miei interventi, mi facevano ampi gesti di approvazione e pollici alzati. Ancora più bello ricevere i complimenti alla fine della registrazione”.
