Aumenta l’occupazione e cala il ricorso alla cassa integrazione
Industria manifatturiera delle Marche, -1,1% nel primo trimestre del 2023, risultato più debole di quello osservato a livello nazionale (+0,5%), rispetto allo stesso periodo del 2022. Aumenta l’occupazione e cala il ricorso alla cassa integrazione. Questo secondo l’indagine trimestrale condotta dal Centro studi “Giuseppe Guzzini” di Confindustria Marche, in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Scendiamo nel dettaglio: Per quanto riguarda l’attività commerciale complessiva, l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato un calo del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Sul mercato interno la contrazione è del 3,3%, ma fanno registrare risultati positivi alcuni settori: minerali non metalliferi, meccanica e tessile abbigliamento. Segno negativo per tutti gli altri.
Un po’ più sensibile il calo delle vendite sull’estero, che si attesta sul -5,3%. Resta positiva la dinamica per il comparto alimentare e il tessile abbigliamento, mentre gli altri settori rimangono stazionari o evidenziano una flessione. Nella media del trimestre gennaio-marzo 2023, i livelli occupazionali sono aumentati moderatamente (0,2%), con andamenti positivi nell’alimentare, tessile abbigliamento e, in maniera più contenuta, calzature e legno e mobile.
Nello stesso periodo le ore di cassa integrazione hanno subito una diminuzione del 21,1% rispetto al primo trimestre 2022, passando da 4,5 a 3,5 milioni. “I risultati dei principali settori – ha dichiarato il presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali – sono stati influenzati dalla forte incertezza della situazione economica che si è osservata in apertura del 2023. In questo scenario, le difficoltà che ancora esistono sui mercati di approvvigionamento, insieme alla crescita dei costi dei fattori, inclusa l’energia, comprimono sensibilmente la flessibilità di azione delle imprese e ne condizionano le prospettive a breve termine”.