E’ la sintesi perfetta di tante situazioni che riguardano la vita quotidiana, sinonimo di strategia e capacità di introspezione, centro nevralgico di una narrazione perpetuata da cinema e letteratura e resa quasi epica dalle performance dei campioni: parliamo del poker. Apprenderne le regole, conoscerne a fondo le diverse varianti e padroneggiarne le dinamiche profonde è un’avventura che affascina i neofiti e infiamma gli esperti che, tuttavia, precisano: “non si smette mai di imparare”. Chi parte per un viaggio nel mondo del poker sa che non potrà mai davvero credere di essere arrivato, perché è un gioco in costante evoluzione. D’altra parte la sua storia, che possiamo definire millenaria, lo dimostra: dall’antica Persia ai giorni nostri questa disciplina ne ha fatta di strada e oggi corre veloce sui binari della Rete. Proprio la connettività ha traghettato questo popolarissimo passatempo verso una dimensione digitale nuova che nel tempo ha raccolto e consolidato una comunità di giocatori e appassionati: tornei e gare di profilo internazionale sono seguite in tempo reale in tutto il mondo grazie allo streaming e questo ha contribuito a estendere la popolarità del poker, oggi apprezzato da una fascia di popolazione sempre più eterogenea. Cresce così anche il numero di persone che si avvicinano a questo gioco e iniziano un percorso di apprendimento: ma come si impara a giocare a poker? E come è cambiato il gioco dalle origini a oggi tra varianti e novità? Scopriamolo insieme.
Il poker e la didattica digitale

Come abbiamo anticipato, l’avvento della Rete ha traghettato il poker in una nuova era e ne ha valorizzato gli aspetti più glamour e accattivanti. Ma c’è di più. La dimensione digitale, infatti, ha contribuito anche a rendere più accessibile l’impianto teorico del gioco e proprio online è possibile documentarsi sulle regole base e affinare la propria tecnica giocando. Questa è senz’altro una delle pagine più recenti della storia di questo gioco di carte famoso in tutto il mondo, ma riavvolgendo il nastro della storia per esplorarne le origini facciamo un viaggio nel tempo che ci porta molto indietro. Affidandosi ai siti di poker online legali, infatti, è possibile approfondire la parte teorica del gioco e delle sue varianti: gli operatori affidabili e di lungo corso, infatti, offrono ai propri clienti delle vere e proprie guide con consigli e suggerimenti di strategia. L’approdo alla dimensione digitale non solo ha contribuito ad estendere la popolarità del poker, ma lo ha reso anche più accessibile ai neofiti, il tutto in un contesto affidabile e sicuro. Un esempio è il sito leader del gioco online in Italia, che offre ai suoi utenti partite e tornei che connettono giocatori da tutto il mondo e che si svlgono in totale sicurezza grazie al loro sistema di deposito e prelievo ed alle loro opzioni di gioco in costante aggiornamento, offrendo delle varianti sempre nuove sviluppate dal poker classico.
Una storia antica
Le origini esatte del poker sono difficili da datare, la sua storia, infatti, si perde tra le pieghe del passato. C’è tuttavia un elemento su cui gli esperti sono concordi: questo popolare passatempo ha un antenato molto antico: il gioco persiano dell’As-Nas. Stando a una prima versione accreditata dagli esperti, i coloni francesi di New Orleans potrebbero averlo appreso dai marinai provenienti dalla Persia. Esiste tuttavia anche una versione che attribuisce la diffusione del poker in America ai francesi trapiantati negli Stati Uniti dopo aver svolto attività militare in territorio persiano.
Per avere una datazione certa dobbiamo arrivare al XIX secolo, quando questa pratica ludica si afferma definitivamente negli Stati Uniti. A fornirci la prova scritta è l’attore inglese Joe Crowell. Nelle sue memorie, elaborate durante la permanenza americana, si trova un dettaglio piuttosto eloquente: nel 1829 a New Orleans il poker si gioca con un mazzo di 20 carte e coinvolge un massimo di 4 giocatori.
Il poker e le sue varianti

Se la storia delle origini persiane è avvincente e regala al poker un alone di mistero, gli step successivi sono ancora più appassionanti perché ne testimoniano l’evoluzione attraverso varianti e specialità. E’ andato incontro a cambiamenti significativi anche il numero di carte utilizzate per giocare: in principio si usava un mazzo da 20 carte, poi fu la volta del kit francese da 54 carte e con esso arrivò anche il colore.
Le novità più importanti si attestano a partire dalla Guerra di secessione americana con la nascita del Draw poker, dello Stud poker e del Community card poker: a questi fecero seguito il Razz e lo Hi – Lo.
Il XX secolo porta con sé altre tappe fondamentali: i primi del Novecento, infatti, fanno da sfondo alla massima diffusione del Seven-card stud, poi negli anni anni ’50 vedono la luce le due versioni di poker a carte comunitarie: il Texas hold’em e l’Omaha.
Questo passatempo, che nella seconda metà del XX secolo ha conosciuto ampia diffusione grazie ai militari americani, nel XXI secolo si è affermato su scala globale grazie alle nuove tecnologie digitali che hanno trasformato i tornei in eventi di grande impatto mediatico.
Questione di regole
Certo, la storia del poker è scandita dall’introduzione di nuove varianti, ciascuna con le sue regole, ma la formula di base non è mai cambiata e rappresenta il perno attorno a cui ruotano tutte le versioni. L’obiettivo del gioco è vincere il piatto (il montepremi) ottenendo la mano migliore e mettendo in campo una strategia in grado di scoraggiare gli altri giocatori inducendoli ad abbandonare la partita. Altri due aspetti chiave che fanno da filo rosso per tutte le varianti sono l’uso di un mazzo da 52 carte e la possibilità di coinvolgere fino a 10 giocatori.
In generale il gioco prevede diversi round, ciascuno dei quali prende avvio dalla distribuzione di cinque carte a testa: una volta ricevute, ogni giocatore fa le proprie valutazioni e decide se iniziare a puntare o se abbandonare.
Di norma per i principianti il primo approccio avviene attraverso il 5 card draw, il poker tradizionale, quello a cinque carte, poi via via che ci si impratichisce con check, call, e raise e si prende confidenza con la gerarchia delle mani, si può esplorare la complessa galassia delle varianti. Per farlo, manuali a parte, è molto importante osservare il gioco dei campioni. E anche in questo caso l’aiuto della rete è decisivo.
Apprendere dai campioni
Abbiamo già accennato all’importanza che lo streaming ha assunto nel poker online: eventi e gare internazionali possono agevolmente essere seguiti da un pubblico internazionale. Insieme alla pratica costante, che consente di affinare la propria tecnica e il proprio stile, il segreto di un buon giocatore sta anche nella capacità di osservare i grandi campioni mentre sono impegnati sul campo. Star del poker come Erik Seidel, Daniel Negreanu, Mike Sexton o Maria Konnikova incarnano tecnica, strategia e una grande lucidità, doti imprescindibili per dominare il tavolo verde e sbaragliare gli avversari. Guardarli all’opera offre importanti spunti per imparare a condurre la propria partita in modo performante e creativo.
Se il poker ha raggiunto il grado di popolarità planetaria di cui gode oggi, è per quell’inconfondibile mix di adrenalina, strategia e fascino dell’imprevisto che regala durante ogni partita. Nel tempo il numero di giocatori e appassionati è cresciuto esponenzialmente, anche grazie alle numerose piattaforme di gioco legali disponibili sul Web. La nascita di una cultura pop dedicata al poker ha destato in un pubblico sempre più eterogeneo il desiderio di imparare a giocare e in questo ancora una volta la Rete ha amplificato le possibilità di apprendimento. Su questo fronte, infatti, i siti dedicati al poker online rappresentano un valido banco di prova per migliorare la tecnica di gioco e per attingere alle guide degli esperti con trucchi e suggerimenti. Ma c’è di più: grazie alla possibilità di seguire match e tornei internazionali in streaming, infatti, sempre più gamer possono osservare da vicino i grandi campioni del poker per studiarne le mosse e carpire il modo in cui dominano il tavolo verde. Abilità, tecnica e strategia sono doti che si imparano in analogico, ma si perfezionano in digitale.
(articolo promoredazionale)
