Il ponte sull’Ancaranese tra disagi e speranze

All’altezza di Castel di Lama si valuta il doppio senso di circolazione sulla struttura in cemento armato

«L’obiettivo è assicurare entro brevissimo termine, e comunque prima della ripresa delle attività a inizio settembre, le modalità tecniche più adeguate atte a realizzare una viabilità alternativa». Parola di Sergio Loggi, presidente della Provincia di Ascoli, a conclusione del tavolo tecnico che martedì scorso ha visto protagonisti tutti gli enti interessati da una vicenda che si protrae da tanto, troppo tempo, tenendo divise e distanti – non solo idealmente – due province.

La chiusura del ponte in muratura sull’Ancaranese, uno dei pochi tratti che all’altezza di Castel di Lama collega Marche e Abruzzo attraversando il fiume Tronto, è solo l’ultimo atto di una storia che le migliaia di persone che vivono e lavorano da quelle parti conoscono fin troppo bene.

Il nodo della questione sta nella stabilità del ponte in direzione nord, che due settimane fa, senza alcun tipo di preavviso, è stato chiuso per l’ennesima volta al traffico a seguito di alcune criticità emerse dai monitoraggi effettuati sulla struttura, costringendo gli automobilisti della Vallata e del vicino Abruzzo, oltre a tutti coloro che per interessi commerciali e lavorativi transitano giornalmente nella zona industriale di Ascoli, a delle deviazioni a dir poco proibitive.

Più che lo stravolgimento della routine quotidiana e l’inevitabile aumento del traffico lungo la Salaria, tuttavia, a spaventare maggiormente i fruitori del ponte è l’assenza di prospettive concrete su una delle vie di comunicazioni più trafficate della zona, vittima ormai da anni di chiusure precauzionali in attesa di una soluzione definitiva.

Gli adempimenti propedeutici sono stati attivati, ma per la realizzazione di un nuovo ponte, già messo in preventivo dalle due province proprietarie del tratto stradale in questione per un costo complessivo stimato in circa 11 milioni di euro, bisognerà attendere ancora un po’. Nel frattempo, a due settimane dalla chiusura, il tavolo tecnico ha preso in considerazione l’attivazione doppio senso di circolazione sul ponte in cemento armato, invocata a gran voce da residenti e automobilisti.

Nei prossimi giorni potremo saperne di più, con la Provincia di Ascoli pronta a riunirsi di nuovo nella giornata di lunedì 2 settembre per mettere in campo delle misure operative. In attesa della prossima settimana, però, il ritorno dalle ferie non ha tardato a produrre i suoi effetti in una zona più che mai nevralgica per il traffico della Vallata.

E neppure la segnaletica stradale, in questi casi, risulta di aiuto. Sull’Ascoli-Mare, in direzione San Benedetto, anche gli automobilisti più distratti non avranno potuto fare a meno di notare il cartello che segnala la chiusura del tratto incriminato, suggerendo l’uscita di Spinetoli per raggiungere Castel di Lama. Il problema, in questo caso, è che la segnalazione è stata posta qualche centinaia di metri oltre l’uscita di Castel di Lama, quando Spinetoli è già di fatto l’unica via percorribile. Oltre al danno, la beffa.

Federico Ameli
Author: Federico Ameli

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