Nella seduta odierna arrivano le puntualizzazioni dell’opposizione al testo presentato dall’Arengo: “Necessari più parcheggi scambiatori”. Novità in vista per corso Trieste, corso Mazzini e piazza Viola
Per una città che vuole guardare al futuro, traffico e sosta rappresentano due indispensabili punti di riferimento, da adeguare alle nuove esigenze manifestate da residenti, commercianti e visitatori.
A questo proposito, come già anticipato nei giorni scorsi, il Comune di Ascoli ha redatto una prima proposta propedeutica all’aggiornamento del nuovo piano del traffico urbano che, a partire dalle attuali criticità riscontrate dall’Amministrazione, individua alcune possibili linee di azione in corso Mazzini, corso Trento e Trieste e piazza Viola.
A qualche giorno di distanza dalla riunione preliminare della commissione dedicata, sono i consiglieri comunali riuniti a Palazzo dei Capitani a doversi esprimere su un piano che, al di là del plauso della maggioranza e di un’accoglienza complessivamente molto favorevole, riceve alcune osservazioni dai banchi dell’opposizione.
“Si tratta di un piano in evoluzione e sperimentale, di certo non definitivo – spiega il sindaco Marco Fioravanti – Negli ultimi 10 anni abbiamo visto l’importanza di modificare di anno in anno la visione del traffico e della sosta, in quanto le esigenze dei residenti e dei visitatori cambiano ed è necessario agire con una certa flessibilità.
Cercheremo di realizzare un disegno del centro storico a due facce, una aperta agli avventori per sostenere le attività non-food che soffrono più delle altre, l’altra aperta e pedonale nei momenti serali o festivi”.
In seguito alle osservazioni presentate da commercianti e associazioni di categoria, il nuovo testo prevede alcune novità, tra cui la conferma dell’orario di riferimento della Ztl attiva su corso Trento e Trieste, che non verrà dunque esteso dalle 19 alle 7 dei giorni feriali e resterà fissato a partire dalle 20,30.
Nei piani dell’Arengo, inoltre, troveranno spazio anche l’ampliamento del parcheggio di Porta Torricella, l’individuazione di nuovi stalli a ridosso del centro storico, un nuovo varco in via Palestro, una piazza Viola rinnovata.
Interpellata sulla questione, la comandante Patrizia Celani risponde ai dubbi del consigliere Gregorio Cappelli, che nel suo intervento ha chiesto lumi sul destino di piazza Viola e sulla possibilità di attivare un nuovo detector alla fine di corso Trieste per identificare chi usufruisce in maniera illegale della Ztl, accedendo contromano sul viale.
“Non serve un rilievo all’uscita, che di fatto rileverebbe un veicolo già entrato senza alcun riflesso sulla sosta vietata, che deve essere comunque accertata – sostiene Celani – Potrebbe essere utile, invece, un secondo varco per verificare gli ingressi abusivi in entrata, non in uscita.
In piazza Viola non ci sarà alcuna limitazione alla circolazione veicolare. Le uniche modifiche riguardano i 55 posti gestiti dalla Saba, che verranno ridotti a 15, collocati attorno a una nuova piazza pavimentata e riservati ai residenti dalle 20,30 alle 9 del mattino, così come la domenica e i festivi per l’intera giornata”.
Nonostante i chiarimenti di amministratori e funzionari, l’opposizione manifesta perplessità sulle tempistiche e sulle modalità della progressiva chiusura del centro storico.
“Ho l’impressione che si stia procedendo a tentoni in determinate situazioni – afferma il capogruppo Pd Francesco Ameli – Alcune riflessioni, però, sono d’obbligo: possiamo mettere tutti i varchi che vogliamo, ma se un veicolo entra prima delle 20.30 nel varco di piazza Ventidio Basso, il problema per i parcheggi e per i residenti resta. Il problema si pone nella fascia giornaliera, per questo abbiamo chiesto dei dati dettagliati a supporto.
Le principali problematiche riguardano Porta Romana, dove di giorno il traffico va in tilt. Come pensiamo di intervenire alla fine di corso Mazzini, anche in ottica sosta? Indubbiamente gli autobus del servizio urbano devono essere messi a disposizione dell’utenza con maggiore frequenza per non scoraggiare alcune categorie di residenti. Sono necessari, inoltre, dei parcheggi scambiatori”.
A replicare è lo stesso primo cittadino ascolano. “Questo documento ha una concretezza importante – precisa Fioravanti – Si può fare politica non scegliendo e restando fermi, oppure cercando di andare avanti. Non credo sia il piano migliore al mondo, ma credo che questa città stia avendo una centralità importante nel centro Italia: lo confermano dati e le persone che scelgono di venire qui nel weekend.
Dobbiamo valutare questi dati senza penalizzare chi vive e lavora in questa città. Questo piano mette al centro una visione, in cui Ascoli è la prima città del centro Italia a sperimentare un nuovo piano di questa portata, che solo il tempo ci dirà se è vincente o meno. Crediamo però di riuscire ad aumentare le presenze in centro storico, sulla scia del lavoro svolto negli anni per centralizzare e valorizzare le attività commerciali”.