Il “Memorial Giorgio Capitanelli” arriva alla seconda edizione

Giorgio era un dipendente comunale ed ha lavorato per tanti anni al servizio del suo paese “Porto Recanati”, era conosciuto da tutti perché portava sempre allegria, gioia di vivere, grande passione per il suo lavoro e soprattutto una forte determinazione in tutto quello che faceva.
Nella sua vita oltre al suo lavoro che amava tanto, c’è stata una grande passione ovvero il calcio, infatti da calciatore è stato protagonista con il Porto Recanati e con il Sirolo Numana, con quest’ultima ha iniziato anche la carriera da allenatore, infatti Giorgio per un anno è stato allenatore-giocatore della squadra anconitana.

Gli anni seguenti decise di concentrarsi solo sull’allenare e con un desiderio: dedicarsi maggiormente al settore giovanile perché il suo obbiettivo non era guidare una prima squadra e provare a vincere i trofei bensì far crescere i ragazzi facendoli diventare degli ottimi calciatori. I suoi più grandi successi da allenatore sono stati con i ragazzi del 1991/1992 di Porto Recanati raggiungendo un traguardo storico, ovvero giocare un campionato nazionale con gli allievi e sempre con i ragazzi del 91/92 e del 93/94 vincendo il torneo prestigioso “Carlino Orselli”. Dopo aver allenato il Porto Recanati, Giorgio ha bisogno di una nuova avventura infatti diventa allenatore nel settore giovanile del Villa Musone facendo crescere tanti ragazzi arrivando ad allenare anche la prima squadra. Il rapporto tra Giorgio e i suoi ragazzi non era un semplice rapporto formale come spesso capita nel calcio,il legame tra lui e i suoi giocatori era davvero forte si volevano davvero bene come un papà con i propri figli.

Quando purtroppo è arrivata quella brutta notizia del cancro al pancreas, gli è crollato il mondo addosso è stato come “un fulmine a ciel sereno”.
Nessuno mai poteva immaginare una cosa del genere anche perché era in grandissima forma e non presentava problemi di nessun tipo. La sua paura più grande era lasciare i propri figli, come era capitato a lui con la morte di sua madre quando aveva solo 18 anni dovendo affrontare gran parte della vita senza l’affetto di un genitore. Dopo un primo momento di sconforto e abbattimento Giorgio iniziò le cure con grande combattività e forza d’animo tanto che il dottore che lo seguì rimase stupito della forza che aveva e non si spiegava come facesse in quelle condizioni a stare in piedi e a fare delle attività. Giorgio ha lasciato un grande ricordo a tutte quelle persone che gli volevano bene, come racconta il figlio Francesco: “mio padre ha lasciato un grande dono dal punto di vista sociale, quello di non lasciare mai indietro nessuno, dare sempre un opportunità agli altri perché tutti possono insegnarci delle cose e arricchire ancora di più la nostra vita. Io e la mia famiglia siamo rimasti davvero molto orgogliosi perché dopo la morte di mio padre c’è stato un affetto enorme da parte di tutta la comunità di Porto Recanati e di questo siamo molto grati perché significa la grande persona che era e il bel ricordo che ha lasciato”.

I figli Andrea,Francesco,Annasofia e la moglie Barbara lo scorso anno hanno avuto una bellissima idea, di fare di comune accordo con Don Luca e l’oratorio salesiano di Porto Recanati, il “Memorial Giorgio Capitanelli”, un torneo dove i ragazzi si potessero divertire scendendo in campo insieme, uniti per tenere vivo il ricordo di un grande uomo. Dopo il grande seguito e il grande successo dell’anno scorso con moltissimi spettatori che si sono divertiti guardando le partite quest’estate ci sarà la 2ª edizione, il torneo infatti inizierà il 2 giugno è finirà il 28, con i soldi della partecipazione di ogni squadra devoluti in beneficenza all’associazione “Valsecchi” per la ricerca del tumore al pancreas.

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