Il Maestro Allevi incanta Osaka – FOTO

Quando il talento purissimo si fonde con l’emozione allora è inevitabile che scaturisca qualcosa di straordinario. E dunque il concerto di Giovanni Allevi ad Osaka è stata molto più della classica ciliegina sulla torta della Settimana delle Marche all’Esposizione Universale. Un concentrato difficilmente eguagliabile di suggestioni musicali e di racconti che hanno trascinato il salone del “Festival Station” pieno, inutile dirlo, sino all’inverosimile. Il 56enne artista ascolano, d’altronde in Giappone, è apprezzatissimo ed è un “rapporto” duraturo se pensiamo che il primo brano composto da Allevi, in età adolescenziale, si intitolava proprio “Japan”. In anteprima mondiale inoltre è stato proposto “Nostalgia”, adagio per violoncello ed orchestra concepito proprio durante i durissimi giorni della degenza. Davanti ad una platea che sentiva sua ha parlato senza remore del mieloma multiplo con il quale combatte da tre anni, da quando a Vienna non riusciva, al termine di un concerto, ad alzarsi dallo sgabello. “Se sbaglio qualche nota, ha detto, è colpa degli oppiacei che devo prendere per attenuare il dolore ma se ho delle intuizioni geniali il merito è sempre di queste sostanze che per me sono ovviamente dei farmaci.” Prima da solo poi accompagnato da un’orchestra giapponese è musicalmente sembrato in splendida forma e le sue melodie appaiono davvero trascinanti, coinvolgendoti in un soffice abbraccio terminato con una calorosissima standing ovation. “E’ un omaggio che la Regione Marche, ha detto l’assessore Andrea Maria Antonini, ha voluto fare al popolo dell’Expò ed alle decine di migliaia di persone che giungono quotidianamente. E’ stato qualcosa che è andato al di là del concerto, una sorta di dichiarazione d’amore tra i presenti ed il Maestro. La cultura è un grande mezzo per aprirsi alle persone e contribuire a costruire anche nuove relazioni.” Infine una sorta di inno alla vita che Allevi ha voluto rilasciare ai microfoni di TVRS: “E’ talmente bello quello che sto vivendo. Sono qua a dirigere Nostalgia che volevo fortemente semmai fossi sopravvissuto. Cosa posso volere di più?”. Di fronte a questo non ci sono altri commenti da fare.

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