Il liceo artistico “Licini” partecipa al progetto contro il bullismo e cyberbullismo

Elaborati in mostra anche all’Università di Macerata

Gli alunni delle classi terze del Liceo Artistico “O. Licini” di Ascoli Piceno hanno partecipato ad un progetto, finanziato dalla Regione Marche e promosso dagli Atenei marchigiani, per lo svolgimento di attività di ricerca e formazione in materia di prevenzione e contrasto al bullismo, al cyberbullismo e ai fenomeni ad esso collegati, attraverso incontri con il team di ricerca dell’Università degli Studi di Macerata dell’Osservatorio Interuniversitario sul Bullismo OIBul e con la produzione di elaborati per una campagna di sensibilizzazione. Il progetto è curato dalla prof.ssa Stefania Pierantozzi.

Gli elaborati sono stati utilizzati per realizzare un catalogo e verranno esposti in una mostra che si terrà all’Università di Macerata e nella sede del Liceo Artistico. Per l’occasione saranno prodotte delle cartoline, sempre realizzate dagli stessi alunni, da distribuire nella regione.

Dagli ultimi dati, il maggiore utilizzo di dispositivi della rete internet e di social da parte di adolescenti ha aumentato il rischio di cyberbullismo anche nel nostro Paese (Istat, 2019). Secondo i dati raccolti dalla piattaforma ELISA (Miur, 2021) “l’8,4% di studenti e studentesse ha subito episodi di cyberbullismo (7,4% in modo occasionale e 1% in modo sistematico)”, mentre “il 7% ha preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo (6,1% in modo occasionale e 0,9% in modo sistematico)”.

In particolare, ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado sono coinvolti nella cybervittimizzazione e cyberbullismo, rispettivamente nel 5,8% e 5,6% dei casi, mentre studenti e studentesse della scuola secondaria di secondo grado subiscono la cybervittimizzazione con una percentuale pari al 5,5% e sono responsabili di episodi di cyberbullismo nel 5% dei casi. Il cyberbullismo è definito come un comportamento aggressivo attuato tramite dispositivi elettronici in modo intenzionale e con consapevolezza del danno arrecato alla vittima.

“Sono state coinvolte le terze e le prime della nostra scuola. Da anni lavoriamo sul progetto sul bullismo e il cyberbullismo grazie alla professoressa Pierantozzi ma quest’anno abbiamo avuto figure esperte ed esterne dell’Università di Macerata – spiega il docente Maurizio Calenti – Le prime classi hanno fatto una serie di incontri mirati con dei test. Si sono poi estrapolati i contenuti e i ragazzi delle terze hanno creato degli elaborati grafici. La domanda era “Cosa faresti per sensibilizzare sul cyberbullismo” e i ragazzi hanno creato dei grafici e del materiale fotografico – spiega – Il tutto servirà per realizzare delle cartoline. Ci sarà poi una mostra che sarà itinerante e presente anche qui“.

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