Il grande bluff di Scheggia: Zavaglia in sede e rispedito a Roma

A Casa Fermana stamane c’era l’ex procuratore. In ufficio pure…Tubaldi, lunedì altra assemblea dei soci: “Ti faremo sapere”, ma tutto rimarrà così. I Simoni devono prendersi la maggioranza

Un king era in town ma è stato rispedito subito a Roma. E’ grande bluff Fermana, anzi di Vinicio Scheggia. Franco Zavaglia, noto ex procuratore, ora direttore e consulente, era stato convocato in sede dall’amministratore, che in testa ha sempre tante cose che poi non attua mai. Solito copione. Zavaglia stamattina si è presentato nella stanza, dove, amara sorpresa per lui, c’era pure…Tubaldi.

Zavaglia, il primo manager di Totti, secondo Scheggia avrebbe dovuto essere l’uomo esperto capace di rimettere ordine al caos, ma alla fine l’amministratore non se l’è sentita di cacciare nessuno. “Ti faremo sapere lunedì dopo la riunione dei soci”. Franco è stato congelato così. Un viaggio a vuoto per il 76enne.

Altro tempo preso affinché nulla cambi. Lunedì, giorno della presentazione della squadra – a ranghi ridotti – alla città, mancheranno quattro giorni al campionato e alla fine del mercato. Ora si è arrivati ad un punto di non ritorno. I Simoni vorrebbero la maggioranza del club, ma prima devono trovare quell’amministratore che ancora non avrebbero individuato. Scheggia in quel caso sarebbe felice, ma intanto è sempre intrappolato, solo, ed incapace di far valere la sua forza. E il mercato? Della cessione che avrebbe dovuto sbloccare liquidità non c’è alcuna traccia. Però è stato depositato il contratto del portiere Borghetto, almeno su di lui Scheggia si è deciso.

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