E’ indagato per sostituzione aggravata di persona
Il padre muore il 30 settembre 2015, il giorno dopo il figlio si reca in banca, in qualità di delegato alla riscossione, per prelevare l’importo pari a 2.130 euro, somma che qualche ora prima era già stata accreditata sul conto corrente del pensionato.
Si tratta di un avvocato di San Benedetto del Tronto che, assistito dal collega Umberto Gramenzi, ha riscosso la pensione del padre deceduto. La Procura della Repubblica di Ascoli Piceno ritiene che sia responsabile del reato di sostituzione aggravata di persona: rischia una condanna fino ad un anno di reclusione.
A denunciare l’avvocato é stata la banca stessa perché due settimane dopo la riscossione l’Inps inviò la richiesta di rimborso del rateo di pensione del mese di ottobre a causa del decesso del beneficiario. Solo in quel momento la banca è venuta a conoscenza del decesso dell’uomo. Il direttore della filiale ha contattato così l’avvocato che si è giustificato dicendo di non sapere che, alla morte del padre, la pensione del mese di ottobre non fosse dovuta. Aveva così promesso di restituire l’intera somma, ma a distanza di 3 anni ancora non lo ha fatto.

Author: Alessandro Molinari
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