Al vaglio degli inquirenti le immagini dello youtuber. Si attende la perizia calligrafica
“Non le ho tolto il telefono, me lo ha dato lei poi è scappata via”. Sono le parole di Simone Gresti, ex fidanzato di Andreea Rabciuc, la ragazza scomparsa il 12 marzo 2022 dalle campagne di Montecarotto, e unico indagato oltre che per omicidio, sequestro, istigazione al suicidio e spaccio di stupefacenti. Simone, raggiunto al telefono dalla giornalista Veronica Briganti della trasmissione “Chi l’ha Visto?“, si è sfogato dopo le ultime notizie sulla scritta rinvenuta sulla trave accanto al corpo della 28enne.
“Avrei chiamato mamma se lui non mi avesse tolto il telefono” e poi “vi voglio bene” si legge, accanto a questo anche dei riferimenti proprio a Simone. Le frasi, parzialmente sovrapposte tra loro, sono forse state impresse sulla trave al buio. Le lettere sono di grandezze diverse, e la grafia scomposta non è stata riconosciuta dalla madre della 27enne.
“La scritta è di Andreea? – continua Gresti – A me sembra assuro. Lei voleva andare via, io non volevo che chiamasse qualcun altro, non volevo metterla in pericolo, volevo tutelarla poi è successa tutta una serie di cose che io non mi spiego. Non era mia intenzione fare del male ad Andreea. Come facevo a dare il telefono a una persona che scappa? Innanzitutto bisogna vedere se l’ha scritta lei e ho veramente dei seri dubbi“. Dubbi che fanno da padrone sull’intera tragica vicenda.
Sabato scorso un nuovo sopralluogo nel casale abbandonato, dove gli inquirenti sono entrati insieme al Vigile del fuoco e ai volontari della Protezione Civile che avevano preso parte alle ricerche del 16 marzo. E’ entrata di sua volontà o è stata portata in un secondo momento?

“Una cosa del genere la scrivi se ti senti braccata. Io purtroppo l’ho lasciata fare, perchè aveva fatto così altre volte. Non ci credo che è entrata dentro al casale da sola con quelle intenzioni lì”. Simone fa riferimento all’ipotesi di suicidio: ad avvalorarla anche la Tac sul cranio e su alcuni resti ossei attribuiti ad Andreea, dai quali non erano state rilevate lesioni, ma solo “un’interruzione del processo osseo alla base del cranio” compatibile con un trauma da impiccamento.
“Non aveva nessun motivo al mondo, – continua Simone – noi stavamo bene al di là di qualche litigata, stavamo bene, altrimenti nessuno l’avrebbe trattenuta con me.. era lei che voleva stare con me. Era problematica da gestire ma era felice di vivere non ha mai dato segni che.. volesse farla finita. La nostra era solo una discussione verbale, nessuno l’ha rincorsa”.
“Io non le ho dato il telefono quella sera per proteggerla, non per farle del male perchè non sapevo con chi doveva andare via e dove voleva andare. Non le ho dato il telefono per essere sicuro che andasse a casa, non per controllarla. A casa mia non veniva, la madre non voleva che la chiamassi. E’ scappata via! Io le ho voluto bene, era la mia compagna, non le avrei mai fatto del male. E basta con queste cose, come se fossi un mostro, io sono una persona per bene. Mi devo ammazzare per una cosa che non ho fatto? Non c’entro niente con questa storia. Voglio essere lasciato in pace perchè non c’entro niente”.
Le immagini girate dallo youtuber sono al vaglio degli inquirenti come si aspetta l’esito della perizia calligrafica sulle scritte rinvenute sulla trave accanto al corpo di Andreea.
