“Il cuore ha fatto la differenza”

SECONDA CATEGORIA – Il Santa Maria Apparente gioisce dopo la vittoria

Come l’anno scorso, la finale playoff del girone E di Seconda Categoria ha messo di fronte Santa Maria Apparente e Helvia Recina. Il remake ha premiato di nuovo i gialloblù che hanno fatto valere il fattore campo a favore superando dopo i tempi supplementari 4 a 1 la squadra di Villa Potenza. Nel dopo gara obbiamo ascoltato le voci dei protagonisti. Grande gioia in casa Santa Maria Apparente che dopo una lotta lunga ed entusiasmante in campionato per la vittoria diretta con il Porto Potenza, avrà per il secondo anno di fila la possibilità di giocarsi la Prima Categoria nella finalissima di sabato prossimo in campo neutro contro il Ripe San Ginesio e riscattarsi dopo l’anno scorso quando il collettivo del presidente Forani si arrese solo ai calci di rigore alla Belfortese. Il capitano e uomo simbolo Nicolò Verdicchio analizza così il match: “Devo fare i complimenti a tutti quanti, a partire dal pubblico, perché c’era una cornice fantastica, non da Seconda Categoria. Faccio i complimenti anche all’Helvia Recina che è una grande società. È la seconda volta che arriviamo tutte e due in finale. Oggi abbiamo vinto e forse il 4 a 1 finale è troppo severo. È stata una grande partita da parte di tutti. Noi siamo in grande gruppo che per il secondo anno di fila arriva in finale. Credo che la differenza l’abbia fatta il cuore e la grande voglia di andarci a giocare questa Prima Categoria. In queste partite l’aspetto tecnico viene in secondo piano, mentre l’aspetto mentale è quello che fa la differenza e nel momento più importante siamo riusciti a rimanere compatti. Dopo loro sono rimasti in dieci e lì la partita si è incanalata verso la nostra parte. Ultimo step? Siamo carichi il giusto. Da domani pensiamo a questa partita. Sappiamo che Ripe è una buonissima squadra e dopo in finale saranno i dettagli a fare la differenza”.

Sponda Helvia Recina c’è grande delusione per un ko che non cancella comunque la grandissima seconda parte di stagione disputata. E come lo scorso anno, termina a un passo dal sogno il cammino dell’Helvia, che non è riuscita a bissare il successo in campionato qui a Santa Maria Apparente e a centrare il secondo exploit di fila dopo quello di settimana prima in semifinale contro la United. Roberto Carnevali analizza così la sconfitta: “Fino all’espulsione meritavamo nettamente di stare in vantaggio. Poi andiamo sotto di un uomo e lo paghiamo a caro prezzo perché eravamo in vantaggio e in controllo. Appena rimasti in dieci abbiamo avuto anche due occasioni per fare goal. Poi subito il pari era difficile andare a vincere. Nonostante questo ci abbiamo provato. Ci siamo messi con quattro punte perché avevamo solo la vittoria a disposizione e lì ci siamo sbilanciati. Sono molto rammaricato perché avremmo meritato molto di più anche per il cammino fatto da dicembre ad adesso, dove abbiamo fatto 48 punti su 60 a disposizione e solo nove goal subiti e 37 fatti. Numeri che avrebbero meritato il saldo di categoria. Siamo partiti a dicembre che eravamo in zona playout e i ragazzi e tutto l’ambiente devono essere super orgogliosi di quello che hanno fatto. Ricordo poche rincorse così e venirsi oggi a giocare la finale, come ho detto ai ragazzi, doveva essere un premio. Dispiace perché c’eravamo per fare il salto di categoria. L’espulsione ha cambiato la partita e la voglio rivedere perché forse c’era un fallo prima e poi c’era anche un fuorigioco in occasione del 3 a 1 e non so come la terna arbitale non lo abbia visto. È un insieme di errori che abbiamo pagato caro, ma la squadra non deve abbattersi perché ha fatto qualcosa di magnifico e sono orgoglioso di loro. Futuro? Sono convinto che questo gruppo, se parte con questa base solida la prossima stagione può puntare a vincere il campionato. Mi auguro ci sia la possibilità di andare avanti tutti insieme. Adesso stacchiamo la spina perché è stata dura rincorrere per mesi e mesi e abbiamo bisogno. Poi la società pianificherà al meglio la prossima stagione”.

Author: Nicolò Ottaviani