Nella giunta Diomedi negli anni 80, poi a capo della Delegazione della Citta’ Alta dal 90 al 93 (sindaco Frinconi). Amministratore decisionista, protagonista della modernizzazione.I funerali nella Collegiata di S.Paolo Apostolo
Uno dei protagonisti della modernizzazione di Civitanova Marche e del rilancio della ‘sua’ amatissima Citta’ Alta (dove abitava all’ombra della Rocca medievale tra via Corridoni e via delle Rimembranze) l’architetto Olivio Recchi se n’e’ andato a 74 anni. Tutta la Citta’ Alta si e’ stretta attorno all’unico figlio Lorenzo (scomparso qualche anno fa il fratello Gilberto) nel corso dei funerali celebrati nella centralissima Collegiata parrocchiale di San Paolo Apostolo in piazza della Liberta’.
Laurea in Architettura a Firenze, assessore con delega alle Finanze una prima volta a meta’ degli anni 80, sindaco il socialista Lamberto Diomedi, era tornato in giunta (guidata da un altro socialista, Augusto Frinconi, alta la ‘stella politica’ di Ivo Costamagna) con un incarico a lui particolarmente caro: la delega per la Citta’ Alta. Tre anni intensi, dal 90 al 93, ricchi di frutti. Decisionista, legato alla grande storia civitanovese, difensore del suo patrimonio monumentale, Recchi ha lasciato un ottimo ricordo del suo impegno di pubblico amministratore. Una figura decisamente d’altri tempi.