Il Codacons si costituisce parte offesa nell’inchiesta sulla strage di Corinaldo

Carlo Rienzi: “anche con la metà del pubblico il ponticello sarebbe crollato”

Il Codacons ha presentato formale costituzione di parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura di Ancona sulla strage di Corinaldo: sui permessi concessi alla discoteca, ha avanzato un’istanza d’acesso agli atti, in modo da ottenere tutti i documenti relativi alle autorizzazioni concesse da Vigili del Fuoco e Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

“Il problema del numero dei biglietti venduti in eccesso rispetto alla capienza del locale è del tutto marginale e relativo – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Anche se ci fosse stata la metà di pubblico all’interno della discoteca, è di tutta evidenza che il ponticello teatro della tragedia non avrebbe potuto reggere un peso eccessivo e sarebbe crollato in ogni caso. Per questo chiediamo oggi alla Procura di Ancona di incriminare i soggetti che hanno ritenuto idoneo collocare l’uscita di emergenza sul ponte, e procedere nei loro confronti per il dolo eventuale, fattispecie che si attribuisce a chi si mette in condizione di realizzare un reato quasi volontariamente e aggrava la posizione dei responsabili, i quali, diversamente, sarebbero tutti assolti o godrebbero della prescrizione in pochi anni”.

 

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