Tombe scoperchiate, bagni inutilizzabili, tutto lasciato all’abbandono
Tombe scoperchiate, bagni inutilizzabili e chiusi da mesi, una discarica nella parte ebraica, lapidi in stato di abbandono, vegetazione quanto mai rigogliosa, sterco di piccioni ovunque, marciapiedi impraticabili e come se non bastasse un paio di mutande sopra una tomba. È una vera e propria galleria degli orrori quella che si presenta al cimitero delle Tavernelle ad Ancona dove verrebbe veramente da dire che non c’è rispetto per i vivi, figuratevi per i morti.
Al cimitero ebraico numerose sono le tombe scoperchiate alcune addirittura sprofondate nel terreno. Basta fare un giro a piedi per rendersi conto che da queste parti il degrado è praticamente di casa. La struttura che un tempo dava la possibilità di dare l’ultimo saluto al proprio caro in fondo al vialetto è pericolante mentre nella parte posteriore c’è addirittura una discarica con tanto di pluviali in ferro, calcinacci e contenitori in plastica. Buona parte delle tombe sono avvolte dalla vegetazione in una di queste addirittura sono stati scaricati dei calcinacci sistemati all’interno di alcuni sacchi. Resta poi il mistero di come un paio di mutande sia potuto arrivare sopra una tomba. I veri padroni del cimitero sono i piccioni il cui sterco si trova ovunque. Davanti alla tomba del Cirilli, noto architetto che ha disegnato i monumenti più famosi di Ancona si trova uno strato di sterco di piccioni che da mesi non viene rimosso. Stesso discorso alla serie 21 zona Passo Varano dove oltre ai piccioni c’è anche il problema dei marciapiedi sconnessi.



Con tutto rispetto per i gatti ma la colonia felina con tanto di ciotole piene di crocchette che poi finiscono con il richiamare altri animali dall’ingresso Mausoleo dedicato ai caduti del bombardamento del 4 Novembre del 1943 potrebbe essere spostata altrove magari in modo graduale. I cestini sono pieni di rifiuti ma è anche vero che il cimitero delle Tavernelle è quanto mai sconsigliato a chi è debole di reni. Gli unici bagni in funzione si trovano nella zona nuova quelli all’ingresso principale sono chiusi per motivi di sicurezza causa problemi all’edificio. Sicurezza da rivedere anche all’ingresso principale dove un cavo dell’energia elettrica corre lungo la siepe per alimentare i ventilatori posti sul pavimento della chiesa monumentale dove persiste il problema dell’umidità nonostante i recenti lavori di ristrutturazione.







