SERIE D – Al Mancini gli uomini di Vagnoni vincono 3 a 2, ribaltando il match nel finale. I leopardiani dovranno riflettere sul passo falso odierno
di Andrea Verdolini
In SudAmerica la chiamano “garra”, a Napoli invece “cazzimma”: e’ l’ingrediente necessario per compiere ogni impresa sportiva. Si potrebbe tradurre con grinta ai confini con la sana cattiveria e, nel derby del Musone, il Castelfidardo ne ha messa una quantità gigantesca, la Recanatese no ed è stata sconfitta. Un ko amarissimo, il primo contro i biancoverdi in Serie D, frutto certamente anche di episodi negativi ma anche di una prestazione sottotono e comunque non all’altezza di quelle precedenti che avevano portato la squadra in zona playoff. Per il Castello è la prima, sospiratissima, vittoria stagionale giunta forse nell’occasione più difficile: non risolve ovviamente i problemi di classifica e di organico ma di certo fa bene al cuore ed al morale. Sin dalle prime battute si vede come non sia un compito agevole quello che attende Nodari e compagni in un campo in condizioni quasi disastrose. Su azione di calcio d’angolo c’è un cross di Massi, girata di Calabrese fuori di un soffio ma era tutto fermo per off side. La Recanatese, vuoi per il terreno vuoi per una giornata poco felice stenta ed a parte un tiro cross di Monti bloccato da Barbato non riesce a rendersi minacciosa. Così, al 27′ c’è la prima vera occasione: fallo di Rutjens su Calabrese, punizione di Radi che aggira la barriera ma Piangerelli in tuffo ci arriva e devia. Poco dopo, su angolo di Borrelli, c’è un mischione in area con la palla che arriva a Palmieri ma il suo tiro viene clamorosamente smorzato da Marchetti a 2 passi dalla porta. Leopardiani in vantaggio al 31′: Sivilla manovra al limite, tiro rimpallato che arriva a Palmieri che di sinistro lascia partire un fendente che colpisce la parte inferiore della traversa e si insacca. Altra musica nella ripresa favorita anche dal pareggio a tempo di record: traversone di Enow, Nodari cicca il pallone ed alla sue spalle Calabrese, incredulo, insacca. E’ il momento migliore del Castello che reclama un rigore al 4′ su Calabrese che ancora era riuscito a sfuggire a Nodari. Al 7′ l’imprendibile Calabrese ci prova dai 16 metri e la sfera termina non lontana dall’incrocio. Al 13′ invece la Recanatese torna in vantaggio: Borrelli, sapientemente, sfrutta un piazzamento completamente errato della difesa per appoggiare a Sivilla il quale, comodamente, evita Barbato e deposita in rete. La gara però è lunga e dopo un’inzuccata di Nodari alta su angolo di Borrelli la Recanatese si spegne. Al 31′ punizione tagliatissima di Radi e Nodari, nel tentativo di anticipare Calabrese, infila la propria porta in una sorta di giornata da incubo per l’esperto difensore ravennate. Sulle ali dell’entusiasmo il Castelfidardo ribalta il risultato al 39′ con Calabrese, l’Mvp della gara che appoggia al solissimo Bracciatelli che batte Piangerelli regalando ai suoi una vittoria anche meritata, certamente insperata in un pomeriggio che dovrà far riflettere parecchio la Recanatese nella convinzione che si sia trattato solo di una giornata storta.
il tabellino:
CASTELFIDARDO (5-3-2): Barbato; Bellucci, Radi, Giovagnoli, Enow (19’st Lignani), Massi (41’pt Bracciatelli); Pigini, Trillini, D’Ercole; Rivi, Calabrese All.Vagnoni.
RECANATESE (4-4-2): Piangerelli; Dodi (14’st Mataloni), Nodari, Rutjens, Monti; Marchetti, Lunardini (42’st Papa), Borrelli, Olivieri; Palmieri (23’st Raparo), Sivilla All.Alessandrini.
Arbitro : Pacella di Roma.
Reti : 31’pt Palmieri, 1’st Calabrese, 13′ Sivilla, 31’Nodari (aut), 39’Bracciatelli.
Note : Spettatori circa 350 (un centinaio gli ospiti), ammoniti Dodi, D’Ercole, Rutjens. Angoli 3-2.
