PROMOZIONE A – Il presidente dei ducali, da 26 anni, si ritrova in vetta alla classifica e confessa: “Il sisma ci ha tirato fuori una forza che non pensavamo di avere”
di Sara Santacchi
Biancorosso da 26 anni di cui tre anni da vice presidente e ben 23 da presidente. Domenico Quadraroli, patron del Camerino in testa alla classifica del girone A di Promozione, si illumina quando pensa a quello che sta vivendo, anche inaspettatamente, visto che la sua squadra neopromossa è partita a inizio stagione con l’obiettivo salvezza e al momento si ritrova a ricoprire la posizione di vertice, in un girone che sta giocando per la prima volta nella sua lunga storia, il girone A appunto.
Presidente, dove trova le energie per portare avanti ancora la società dopo tutti questi anni?
“E’ la passione. In 26 anni abbiamo passato tanti problemi, ma ce la siamo sempre cavata e siamo stati premiati. Non ultimo, il sisma dello scorso anno. Per noi è stato un motivo di forza, abbiamo un gruppo fortissimo che si è compattato e ha fatto veramente quadrato tirando fuori una grandissima forza. Merito anche della società, ma sicuramente dell’allenatore Giuseppe Santoni”.
Se le avessero raccontato che alla fine di marzo si sarebbe trovato in cima alla classifica, ci avrebbe creduto?
“Assolutamente no, per me è un sogno. Siamo partiti per salvarci perché per Camerino la Promozione deve essere la condizione minima dei campionati. La società ha la scuola calcio e per far crescere i giovani è l’ambiente ideale rispetto alle categorie inferiori. Abbiamo sempre utilizzato i nostri giovani anche in campionati minori però ci rendiamo conto che serve altro”.
Qual è il segreto del primato?
“E’ un insieme di fattori. Il merito è sicuramente dei ragazzi, ma anche del mister che è un martello, sempre sul pezzo e non abbassa mai la guardia. Diciamo che un girone di ritorno del genere non ce lo aspettavamo”.
In tanti anni avete vissuto annate felici e alcune meno. Due anni fa è stato l’anno zero quando il Camerino è retrocesso in Seconda categoria…
“Devo dire che nei momenti di difficoltà è uscita fuori una forza incredibile. Siamo andati in Seconda categoria dignitosamente. Da lì siamo maturati anche mentalmente. La Seconda, per una squadra come il Camerino è stata una battaglia continua. Non dimentichiamo l’importanza di mister Gagliardi che è stato l’artefice della vittoria di quel campionato”.
Quindi a questo punto ci credete?
“Ora siamo lì e ci proviamo, anche attraverso i play off. Vediamo quello che succede. Questo è veramente un sogno. Sono due anni che sto vivendo qualcosa di incredibile. Non abbiamo nulla da perdere e la tranquillità è una grande forza”.
Chi sono le favorite?
“Davanti a tutti vedo il Portorecanati. Poi Sassoferrato e Filottrano stanno dimostrando ognuno dei punti di forza importanti. L’Osimana con l’arrivo di Mobili ha cambiato volto e non la sottovaluterei”.
Il mese di aprile sarà particolarmente impegnativo vista la rimodulazione del Campionato. Pensa che cambierà gli equilibri creati?
“Noi anche lo scoro anno abbiamo avuto lo stesso mese di aprile perché tra terremoto e neve sono state rimandate tante partite e alla fine abbiamo giocato ogni tre giorni. Vedremo cosa accadrà, è un girone con un buon tasso tecnico in cui il livello è alto”.