Il calcio, quando vuole, sa essere spietato

LA TELA DEL RAGNO – Contro il Pineto un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Cambi di Cudini da analizzare e un arbitro non all’altezza.

di Francesco Regnicoli

Il calcio, quando vuole, sa essere spietato. Un brutto Ascoli riesce nell’impresa di perdere in casa 0-1 contro una delle peggiori squadre viste al Del Duca, che ha avuto comunque il merito di capitalizzare il gol (unico tiro nello specchio dell’incerto portiere Livieri al 7′ della ripresa), sfruttando inoltre la superiorità numerica scaturita dell’espulsione di Baldassin, comminata dall’inguardabile arbitro (chiamiamolo pure così.. ) Nigro di Prato, per somma di ammonizioni.

Come a Perugia, anche oggi il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto (nonostante l’Ascoli offra prestazioni imbarazzanti) ma è un periodo che gira male. Sintomatico esempio il palo pieno colpito da Marsura al 10′ del primo tempo a portiere abruzzese battuto. L’immeritata vittoria del Pineto, agevolata da un arbitraggio sconcertante (solo 8 minuti di recupero rispetto alle vergognose perdite di tempo dei calciatori del Pineto, tra crampi in continuazione e sostituzioni dei calciatori eseguite al replay) non deve comunque nascondere i problemi di questo piccolo Ascoli visto ieri.

Il tecnico Cudini ha dato un turno di riposo allo stanco Varone visto a Perugia…ma mentre tutta la tifoseria aspettava di rivedere in campo il 18enne Bando (con lui in campo media punti 1,2) il mister gli ha preferito l’impalpabile Baldassin, che è riuscito nella stupenda impresa di lasciare l’Ascoli in 10 per 46 minuti, inclusi i soli 8 minuti di recupero. Nessuna idea di gioco, tanta buona volontà e nulla più…troppo poco per sperare nella salvezza (se martedì si dovesse perdere nello scontro diretto di Campobasso, probabilmente il mister verrebbe sollevato dall’incarico).

Inoltre non si comprende come una squadra che sta perdendo 0-1 in casa veda sostituiti il centravanti Corazza e l’esterno Marsura con i pur volenterosi Ciabuschi e Gagliardi. Silipo, in panchina ed impiegato solo una decina di minuti (ha sfiorato con un’azione personale il pareggio), fa davvero pensare che mister Cudini abbia perso il contatto con la realtà. Poi ti bisogna leggere  anche la ‘barzelletta’ del proclama del Patron Pulcinelli (“tutti in ritiro”! bello sforzo..si gioca martedì sera…dunque un lungo ritiro di…due notti!!) per concludere una giornata da horror.

Ma quello che fa più male a Ragno è vedere l’Ascoli non contare nulla nei palazzi AIA e FIGC romani…poiché essere presi in giro da un arbitro provocatore come Nigro è il segnale che Pulcinelli non incute rispetto (non dico timore) ai gestori del calcio. Quando finirà questa via Crucis? Martedì un pareggio sarebbe oro colato, ma l’Ascoli vista ieri, al netto dei torti arbitrali e del pizzico di sfortuna che ti sta perseguitando, non lascia ben sperare. Troppo brutta per essere vera. Avanti Picchio non mollare!!

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