L’analisi post match
Una partita da ultima spiaggia che il destino ha voluto che da calendario si giocasse all’ultima giornata e dove chi vinceva andava in paradiso e chi perdeva all’inferno. È questa l’introduzione del match giocato al Campo Sportivo Antonio Mengoni di Santa Maria in Selva di Treia tra i padroni di casa dell’Abbadiense e gli ospiti della Pennese. L’incontro non ha tradito le attese della vigilia, con l’agonismo e l’intensità che la hanno fatta da padrone e con tanti duelli in campo tra i calciatori. Alla fine a vincerla sono stati i gialloverdi Treiesi che alla vigilia avevano bisogno di una vittoria per alimentare le speranze di salvezza e alla fine vittoria è stata all’inglese grazie a un goal per tempo. L’esperto e navigato tecnico Gabriele Soldini ha schierato la sua Abbadiense con un 4-3-3 molto aggressivo in fase di non possesso. Bene tutta la retroguardia difensiva che ha dimostrato grande solidità contenendo al meglio gli attaccanti avversari e limitando i rischi al proprio portiere Badjie. Malang, sempre puntuale e coraggioso nelle uscite alte. Nota di merito nel quartetto difensivo per capitan Domizi, leader carismatico sia in campo che nel suo reparto, e per il classe 2004 Velaj, sempre ben posizionato e attento e deciso nelle chiusure. Il centrocampo, prezioso in entrambe le fasi con il proprio apporto, ha visto Bartoloni in cabina di regia, poi rilevato da Bianchi a metà ripresa, supportato dall’instancabile Diallo e da Lleshi, autore del goal del vantaggio su calcio piazzato che ha indirizzato la partita in favore dell’Abbdiense. Infine il tridente offensivo con Berdoj punta centrale e Motroni e Paoli. Martorelli Mirko ad agire sugli esterni. Nota di merito qui per Berdoj, abile a fiutare l’errore della Pennese in occasione del raddoppio e a punirla da vero attaccante con il suo terzo centro in stagione, e per Motroni, sempre pungente e pericoloso, che ha dimostrato ottime qualità tecniche prendendo diversi falli. Ora per l’Abbadiense testa a tra due settimane, dove i gialloverdi si giocheranno la salvezza nel play-out in trasferta contro la Vis Gualdo con un solo risultato disponibile: la vittoria.
Se da un lato è palpabile la gioia in casa Abbadiense, dall’altra c’è grande amarezza e delusione in casa Pennese che, arrivata allo scontro diretto di ieri con un punto di vantaggio e con due risultati su tre a favore per evitare la retrocessione diretta, perde e va all’inferno retrocedendo in Terza Categoria dopo otto anni. La squadra dell’alto-maceratese disputa una buona prova, ma mostra poca lucidità e cinismo sotto porta nel concretizzare le occasioni a favore e poco attenzione in fase difensiva, specialmente in occasione del raddoppio. Marco Raffaelli imposta i suoi con un 4-4-2. La retroguardia, davanti all’incerto Funari, ha visto la coppia centrale composta da capitan Morbidelli e da Tassi e i giovani Viozzi e Fattouh sulle fascie positiva la loro prova. Il centrocampo ha visto agire Mennecozzi e Antognozzi in mezzo e Longobardi e Cruciani sugli esterni. Da sottolineare le prestazione di Cruciani, il migliore in campo nelle file della sua squadra, e di Longobardi, uno dei più pericolosi e intraprendenti. Infine il tandem offensivo Setola-Santoni che, eccetto per qualche spunto, hanno fatto fatica a divincolarsi dall’attenta sorveglianza della difesa locale. Ora per la Pennese si apre un’estate calda di riflessioni per programmare al meglio la prossima stagione sportiva.
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