Nessuno ha segnalato la sua scomparsa. Ad agosto era stato vittima di un incidente e ricoverato in ospedale
E’ stato identificato il cadavere mummificato trovato sulle rive del fiume Metauro, a Fano nella zona di Madonna Ponte (LEGGI QUI). Si tratta di un giovane immigrato di circa 30 anni, nigeriano. A Fano ha avuto un incidente stradale, che ha causato la rottura di una gamba. Operato e ricoverato all’ospedale Santa Croce nell’agosto scorso, se n’è poi allontanato di sua spontanea volontà. Probabilmente, secondo gli inquirenti, potrebbe essere morto di stenti.
Proveniva da Trento, era un senza tetto, incensurato, un invisibile. E’ stato grazie alle impronte digitali prese al suo arrivo in Italia che si è risaliti alla sua identità; ora si attendono gli esiti dell’autopsia per capire le cause della sua morte ma tra le ipotesi più accreditate c’è quella di una fine orribile di una persona completamente sola che viveva “di niente”.
Il suo cadavere è stato scoperto circa un mese dopo in un luogo isolato. Nessuno che avesse chiesto di lui, segnalando la sua scomparsa.
