“Idee nuove non personalismi”, la lista ‘La Provincia al centro’ lancia la sfida ai due grandi blocchi

Domenica si rinnova il Consiglio provinciale. Franco Capponi: “Un diverso coordinamento e nuova regolamentazione per vincere la crisi dei diversi territori”.

di Maurizio Verdenelli

La carica dei 709 amministratori comunali. I quali, sindaci e consiglieri il 29 settembre per mutuare un celebre brano portato al successo dall’Equipe 84 negli anni 60, non se ne staranno assolutamente seduti al caffe’ ad ingannare il tempo pensando ad un amore finito. Ma che correranno a Macerara nell’unica sede elettorale per eleggere domenica prossima i 12consiglieri12 dell’Assise provinciale che si rinnova. Ad eccezione come noto del presidente Sandro Parcaroli in scadenza a fine 2025. 

Sono tre le liste ormai da tempo presentate e dunque gia’ note. Destra, Sinistra e ‘loro’, i Civici: l’Ospite Inatteso come in un giallo di Agatha Christie. Provenienti, primi cittadini e no, da esperienze dall’uno e dall’altro blocco  (e pure amori politici declinanti come nella canzone di Battisti-Mogol) ed anche dal mitico -come l’Araba Fenice- Terzo Polo non meglio cosi’ definito, eppure ‘Tertium non datur’ secondo i Latini.

Loro, tuttavia, si sono detti oggi speranzosi che la lista ‘Provincia al centro’ possa avere il 29 Settembre un buon risultato e dunque seguito. Seppure fondamentalmente abbiano dato l’impressione, forse per scaramanzia, di pensarla come il Nobel Eugenio Montale: “La speranza e’ nell’imprevisto”. Ed infine non partiva favorito nel ballottaggio finale l’attuale sindaco Mauro Sclavi e non favoritissimo il pur plurisindaco e gia’ presidente della Provincia e consigliere regionale, Franco Capponi poi vincente contro un’Invencible Armada e riconfermato sindaco a Treia. Entrambi presenti questa mattina con i colleghi Mariano Calamita (Appignano) e Matteo Pompei (Monte San Martino) ed altri ‘nomi’ di primo piano i quali citiamo il presidente del Consiglio comunale tolentinate Alessandro Massi e da Cingoli Alessandro Maccioni bravissimo direttore della sanita’ maceratese e poi di quella umbra. Unica assenza nel gruppo dei sette candidati la consigliere provinciale Monia Batassa da Gualdo.

Ha detto Franco Capponi: “Non siamo un gruppo di potere ma di proponenti idee. E la Provincia di Macerata di questo ha essenzialmente. Siamo amministratori provenienti da esperienze diverse che hanno trovato una piattaforma comune sulle competenze della Provincia: scuole, strade, infrastrutture, Ambiente, Turismo. Che restano fondamentali per un cammino comune di un territorio che appare profondamente disarticolato. Occorre dunque un coordinamento efficace che possa dare una nuova regolamentazione. Una linea di responsabilita’ territoriale che superi la gravita’ della desertificazione delle aree interne devastate dal terremoto del 2016, la criticita’ delle zone collinari e della gestione relativa alle attivita’ costiere. A questo si deve aggiungere le problematiche legate alla mobilita’ della valle del Potenza e alla necessita’ di potenziare le eccezionali possibilita’ del turismo provinciale in direzione di quello ‘lento’ . Per questo occorre una Provincia ‘al centro’ delle iniziative comuni. Un ente che conquisti il futuro con idee ed innovazione. Non piu’ dunque -ha concluso Capponi- una Provincia in mano ai partiti e dal profilo personalistico”.

“Provincia al Centro”. 

Candidati: Monia Batassa (consigliere del Comune di Gualdo), Claudio Carbonari (Macerata), Cristina Cingolani (Macerata), Ludovica Medei (Treia), Matteo Pompei (sindaco di Monte San Martino), Mauro Sclavi (sindaco di Tolentino) e Alessandro Maccioni (consigliere di Cingoli).

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