ECCELLENZA – Le pagelle dell’Azzurra Colli nella sconfitta contro la Jesina
MARANI 6: Questa volta viene spiazzato e non riesce a parare il rigore di Perri. Per il resto inoperoso.
TOSCANI 5,5: Tocca malamente in area Monachesi e procura il rigore decisivo. Per il resto prova a donare il suo contributo ma fatica.
12’st INGREDDA 5,5: Entra e si vede pochissimo, vuole portare i centimetri in attacco ma non gli riesce quasi nessuna giocata.
FILIPPONI 6,5: Molto attento su Perri che in verità tocca quasi solo il pallone del rigore.
NERVINI 6,5: Sballottolato prima da braccetto nella zona opposta alla sua naturale posizione, poi terzino in entrambe le fasce. Risponde con attenzione e combattimento.
CANCRINI 6: Pochino nel primo tempo, sprazzi e cross nella prima parte della ripresa prima di uscire.
ROZZI 6: Si propone in zona offensiva e combatte nel centro. Uno dei più ordinati nel lungo periodo.
ALFONSI 6: A parte un paio di occasioni dove entra fuori tempo, la sua gara è come al solito corposa.
GIORGIO 6: Il pallone che gli consentirebbe il gol sbatte su Martedì ad altezza linea di porta. Qualche pallone in verticale prova a darlo ma oggi non è giornata in zona offensiva.
35’st GAGLIARDI s.v.
FAZZINI 6: Cercato tanto, trovato poco. Quando riesce ad affondare sulla fascia mette palloni interessanti. Esce toccandosi nella zona del bicipite femorale destro.
42’pt SANTONI 6,5: Mette un cioccolatino dove Filiaggi non arriva di pochissimo con la testa. Preso un po’ in mezzo ma ottimo dinamismo.
IACHINI 6: Prova a mettere tanta qualità nei cambi gioco e nelle imbucate. Nella ripresa si mangia un gol pazzesco sotto porta dopo essersi costruito al meglio il tiro.
32’st RENZI s.v.
FILIAGGI 6: Lotta come il solito leone, mette la palla dentro ma per l’assistente è fuorigioco.
All. AMADIO 6: La squadra perde due scontri playoff consecutivi ma il tecnico perde anche Vallorani alla vigilia oltre che Sosi. Non alibi ma situazioni che pesano. Con l’infortunio di Fazzini sceglie di mutare pelle al 4-3-1-2 e la scelta ripaga nel gioco. Oggi la palla non è voluta entrare in quello che forse è il momento più duro dell’anno.