“I segreti del Carpegna tra rinnovamento, programmazione e…sogni”

SECONDA CATEGORIA – Realtà ambiziosa nel girone A, ora il secondo posto a -2 dalla vetta. L’intervista al ds e vicepresidente Ruggeri

In Seconda Categoria girone A spicca una nuova solida realtà. E’ il Carpegna, insediatosi nella lotta per il vertice ed ora a -2 dalla capolista. Terra famosa per i prosciutti che fanno da sponsor alla Vuelle, Carpegna non è solo basket ma anche passione per il calcio, quella portata avanti da una società rinfrescata e con le idee chiare. Ce ne ha parlato il ds nonché vice presidente Matteo Ruggeri. “Dopo alcuni anni difficili per la società, con salvezze arrivate alle ultime giornate e vari cambi dirigenziali e di guida tecnica, quest’anno abbiamo fissato il punto zero da cui ripartire con un progetto tutto nuovo e che nel corso degli anni potesse portare la squadra a traguardi ambiziosi e una struttura solida e sostenibile – ha raccontato Ruggeri -. Sono entrato nella società l’anno scorso ma in posizione defilata per problemi personali, poi al termine della stagione scorsa mio cugino Simone Giovagnoli, attuale presidente della squadra, mi chiamò e mi chiese un aiuto molto più concreto per iniziare un nuovo progetto. Da lì, spinto anche dall’amore verso il mio paese dove ho anche giocato vari anni, ho deciso di accettare e prendere in mano la situazione”.

C’è sempre la programmazione alla base delle soddisfazione, è quello che ha cercato di fare il Carpegna. “Da dove ho iniziato? Dalla struttura della società, dal coinvolgimento di persone nuove, ragazzi con voglia di fare e passione. Abbiamo inserito figure che attualmente ci stanno dando una grande mano, in primis Mattia Mazzarini, il quale è in prima linea con me in tutte le decisioni e dinamiche societarie. Ci siamo circondati anche di tante persone per la gestione della struttura sportiva, ricerca sponsor, lavaggio divise, organizzazione trasferte, tesseramenti e quant’altro. Da qui abbiamo deciso di sistemare la struttura sportiva, sia all’esterno che all’interno, per permettere al pubblico di essere ospitato in una struttura quanto più accogliente e in ordine”.

Non a caso sul campo la squadra sta brillando. “Stiamo facendo un buon campionato, vedo un gruppo molto affiatato e determinato lottare su ogni pallone e fino all’ultimo minuto. Siamo a metà stagione, secondi a -2 punti dalla prima in classifica (l’Olympia Macerata Feltria, ndr) quindi dobbiamo tenere alta la concentrazione e cercare di arrivare al primo obiettivo stagionale, ossia la salvezza, per poi vedere partita per partita quel che questa stagione avrà da dirci. L’umiltà deve rimanere il nostro punto di forza in quanto ancora non abbiamo assolutamente fatto nulla. Siamo ripartiti da nuove guide, Ivan Ciaffoni e Luca Armando Sbrega che ringrazio per tutto quello che stanno facendo nella gestione e crescita del gruppo, per poi rinnovare la rosa con la conferma dello zoccolo duro della squadra ovvero tutti i ragazzi di Carpegna e con l’inserimento di alcune pedine di esperienze dai paesi limitrofi e da categorie superiori”.

“Personalmente ho voluto avviare collaborazioni con realtà a noi vicine geograficamente ma più strutturate di noi, come il Vis Novafeltria Calcio che ringrazio per la professionalità e serietà mostrata, dal quale abbiamo preso in prestito ragazzi molto validi umanamente e tecnicamente. Un punto sul quale puntiamo molto è l’attaccamento alla maglia, la voglia di stare insieme e il credere in questo progetto che come detto prima parte da 0, quindi avrà momenti difficili, duri, che solo con il giusto spirito di gruppo potranno essere superati. Durante l’estate abbiamo cercato di inserire assieme al mister i migliori profili per noi, quelle persone che ritenevamo più giuste per il nostro gruppo e posso tranquillamente dire di essere pienamente soddisfatto di quanto messo a disposizione dei mister indipendentemente dal risultato che la stagione calcistica decreterà. Contemporaneamente a questo abbiamo cercato di portare quanta più gente possibile di Carpegna allo stadio, coinvolgendo maggiormente le attività commerciali e cercando di riavvicinare tutte quelle persone che nel corso degli anni si era allontanata per vari motivi dalla società sportiva”.

“Realtà piccole come la nostra vivono di questo, nascono, vivono e crescono con i propri cittadini e quando viene a mancare questo, si perdono tantissimi valori fuori e dentro al campo. Obiettivo? Crescere, questo è quello che mi sento di dire oggi, imparare dagli errori e con umiltà e voglia di imparare per far sì che arrivino sempre maggiori soddisfazioni. Non mi va di parlare di posizioni in classifica, categorie o sogni, inutile però nascondere che dentro di me il sogno da qui a qualche anno di vederci lottare in Prima Categoria non me lo toglie nessuno. – ha concluso il ds -. Ma per far questo prima ci sono tanti scalini, molto ripidi, che piano piano dovremmo percorrere cercando di inciampare il meno possibile”.

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